Il ritorno più atteso nell’Athletic

Yeray è diventato il nuovo acquisto autunnale dell’Athletic. Il difensore di Barakaldo ha fatto ritorno nel club basco lunedì scorso a Maiorca, dopo aver trascorso due mesi senza scendere in campo. Ha poi dimostrato di essere in buona forma, risultando uno dei giocatori più in evidenza durante la partita allo stadio Son Moix, valida per l’undicesima giornata di campionato.

Come di consueto, ha mostrato una certa sicurezza e si è persino cimentato nel portare il pallone controllato, una delle sue principali abilità. Ha giocato l’intera partita nel cuore della difesa, iniziando al fianco di Aitor Paredes e, nella seconda frazione, affiancato da Dani Vivian, dopo che Valverde ha deciso di sostituire Paredes, ammonito al 17° minuto per interrompere un contropiede orchestrato da Larin. Il numero ‘5’ dell’Athletic aveva partecipato a tutti i minuti dei primi quattro incontri di Liga contro Getafe, Barça, Valencia e Atlético, accoppiandosi con Paredes nella prima partita e con Vivian nelle tre successive, quest’ultimo campione d’Europa con la sua nazionale. Dopo un ottimo inizio di campionato, si è infortunato durante un allenamento il 11 settembre, a solo quattro giorni dalla ripresa della competizione contro la UD Las Palmas allo stadio di Gran Canaria. Il referto medico riportava una “lesione muscolare di grado moderato al bicipite femorale della gamba destra”. Il giocatore di Vizcaya non ha potuto partecipare a sette partite successive, cinque di Liga (Las Palmas, Leganés, Celta, Sevilla e Girona) e due di Europa League (Roma e AZ Alkmaar). È tornato disponibile per la partita contro l’Espanyol, la prima dopo la pausa, ma non è sceso in campo, stessa sorte che ha avuto per il match contro lo Slavia Praga nella terza giornata della fase a gironi di Europa League. Ma il suo momento è arrivato a Palma.

Nonostante non fosse considerato un titolare, Txingurri ha deciso di farlo scendere in campo dall’inizio. Aveva a disposizione un attacco robusto con Muriqi e Larin, ma il piano di gioco di Jagoba Arrasate è stato compromesso dopo soli 23 minuti, quando Samu Costa è stato espulso per doppia ammonizione a causa di due falli su Iñigo Ruiz de Galarreta. Il tecnico si è visto costretto a sostituire un attaccante, Larin, con un centrocampista, Mascarell.

Il ‘5’ ha affrontato numerosi infortuni muscolari negli ultimi anni e ora spera che questo sia finalmente il suo momento di ripresa. “Sono felice di tornare in campo e dare il mio contributo. È complicato con tutti questi infortuni; lavori duramente, poi ti fermi, e non puoi fare altro che rialzarti. Sono contento di non avere problemi. Quando segui un ritmo tra pause e ripartenze, diventa tutto più difficile. Una volta tornato, non è paura ma la voglia di ritrovare la condizione fisica, giocando con compagni che hanno più esperienza e non voler rischiare di perdere il posto nella squadra”, ha commentato al termine della partita.

Txingurri ha anche elogiato la sua prestazione: “Era evidente che sarebbe entrato. Vivian era un po’ affaticato. Ha dimostrato grande attenzione, lavorando prima con Muriqi e Larin, poi con il solo Muriqi, che vale per due. Ha dovuto fare molta leva”. In effetti, la squadra ha bisogno di rinforzi con il fitto calendario che la attende, soprattutto con tre competizioni molto impegnative, Liga, Coppa e Europa League, e una quarta, la Supercoppa, che implica un lungo viaggio verso l’Arabia Saudita. Dopo aver giocato lunedì, i leoni hanno avuto una settimana di recupero e allenamento, ma questo non durerà a lungo. La squadra bilbaina affronterà tre partite in otto giorni il prossimo mese.

Il domenica 3 novembre, la squadra affronterà il Betis allo stadio di San Mamés alle 21:00. Successivamente, il giovedì 7, ci sarà la partita contro il Ludogorets a Razgrad alle 18:45, seguita da un incontro con il Valladolid domenica 10 alle 18:30. Ci saranno solo 72 ore di intervallo tra la partita in Bulgaria e quella a Zorrilla. Questi sono i momenti in cui si apprezzano maggiormente tutti i rinforzi, come il contributo di Yeray nelle Baleari. Si attende con ansia il suo ritorno.

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