I neofiti del derby, sopraffatti dall’emozione

Rafa Bauza e Justin Smith hanno vissuto la loro prima esperienza in un derby con l’Espanyol domenica scorsa. Bauza ha iniziato la partita da titolare, mentre Smith ha esordito come riserva, entrando in distinta per la prima volta con la squadra principale.

I due ragazzi hanno condiviso le loro impressioni attraverso i canali ufficiali del club. Bauza, di 19 anni, ha dichiarato che inizialmente si sente incredulo all’idea di partecipare a un derby con il primo team, ma poi ci si abitua. “Questa stagione è davvero speciale, complice anche il fatto di viaggiare tanto con la squadra e giocare con il filial”, ha detto. Sottolineando l’emozione di vivere un derby, ha aggiunto: “È stata un’esperienza unica. Abbiamo perso, ma nella ripresa abbiamo mostrato carattere e ora dobbiamo andare avanti”.

D’altro canto, Justin Smith, di 21 anni, che è arrivato di recente al club, ha avuto l’opportunità di essere convocato e di esordire, entrando in campo al 62° minuto, sfoggiando il numero ’40’ e incrociando il cammino con Bauza, che è stato sostituito ugualmente in quel frangente. “È successo tutto molto in fretta, ma sono davvero contento”, ha commentato il giovane attaccante. Ha anche rivelato che all’inizio è stata una sorpresa scoprire di giocare in quella partita: “Quando Pol Lozano si è infortunato nell’ultima partita, ho pensato che forse avrei avuto una possibilità”. Quella possibilità è arrivata grazie a Manolo González che lo ha convocato e l’ha fatto entrare nel finale del derby: “Sono molto felice. Manolo mi ha informato il giorno prima della convocazione: ero al settimo cielo e ho goduto ogni attimo. È stata un’esperienza fantastica, e il fatto di giocare l’ha resa ancora più speciale”. Riguardo ai pensieri mentre era in panchina, ha confessato: “Ho pensato che potessi entrare, poiché essere in panchina apre sempre a questa possibilità. Inoltre, ero uno dei pochi centrocampisti difensivi disponibili, quindi avevo buone opportunità”.

Quando finalmente ebbe l’opportunità, si rese conto che giocare in Prima Divisione “è molto diverso rispetto a farlo con l’Espanyol B, specialmente quando ci si confronta con il Barça. È stata un’esperienza straordinaria, in particolare per il ritmo del match. E sono davvero felice: ancor prima di questa partita, ero già entusiasta dell’esperienza di trovarmi qui, di scoprire una cultura diversa, il club, la sua storia e di esplorare una città tanto affascinante come Barcellona…”.

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