Colpo severo alle possibilità europee della Real

Il finale della partita a Pilsen è stato drammatico e crudele per la Real, che ha avuto l’opportunità di vincere e ha dimostrato di meritarlo. Hanno messo sotto pressione la porta di Jedlicka, ma alla fine hanno subito una sconfitta all’89’ a causa di un autogol di Aguerd, che ha deviato un tiro dalla distanza.

Il match è stato intenso e complicato, con un avvio deludente da parte della squadra, ma dopo il magnifico gol di Oskarsson e il successivo ingresso di Brais, i ragazzi di Imanol hanno mostrato una reazione. Ci sono state possibilità di pareggiare nel finale, ma senza successo. Le vittorie di Girona e Belgrado rimangono le uniche in fila in questa stagione, complicando seriamente la situazione. La Real si trova al ventesimo quinto posto del girone, rischiando l’eliminazione diretta. Le possibilità di avanzare direttamente agli ottavi sembrano esaurite e saranno costretti a lottare per cercare di entrare nei sedicesimi in una posizione il migliore possibile.

Imanol Alguacil ha attribuito grande importanza alla Europa League, schierando una formazione quasi titolare. Brais è rimasto in panchina per far spazio a Oskarsson, unico cambiamento rispetto alla partita contro il Sevilla; tuttavia, ci sono state anche variazioni nei ruoli, con Sergio Gómez spostato a centrocampo e Oyarzabal all’ala sinistra. Il capitano ha collezionato la sua ottava partita da titolare consecutiva tra Real e nazionale, mentre Becker è rimasto escluso dalla rotazione.

Un inizio difficile

Il terreno del Doosan Arena, in pessime condizioni, non ha affatto agevolato il piano di gioco della Real. La palla si bloccava continuamente, non rullava. Questo ha permesso al Plzen di mettere pressione ai giocatori realisti, aggredendoli in coppia. Ogni perdita di palla da parte della Real veniva sfruttata in modo efficace, creando occasioni pericolose in pochi istanti e con pochi passaggi, colpendo in modo verticale e sorprendendo la squadra. Così è arrivato il colpo duro con il gol del 1-0. Adu ha calciato potente verso il primo palo, superando un Remiro che avrebbe potuto fare di più. La manovra era scaturita da un errore tra Oyarzabal e Kubo, a cui si sono aggiunte due giocate poco incisive di Zubimendi e un passaggio inaspettato di Sulc.

La Real ha faticato a reagire a un Plzen che si muoveva in modo alternato, attaccando con decisione o ritirandosi nella propria area. Kubo era molto marcato e si sono verificate decisioni sbagliate in generale. Oyarzabal e Oskarsson, invece, hanno dimostrato di essere attivi e decisivi. Il primo ha agito sulla fascia, mentre il secondo ha fatto da pivot richiamando alla mente il gioco di Willian José. Il capitano è riuscito a creare una conclusione incrociata all’inizio e ha fornito assist pericolosi. Entrambi avrebbero avuto un ruolo chiave nel pareggio. Prima, però, il Plzen ha sfiorato il raddoppio con un tiro di Cerv che è andato fuori.

Il gol del pareggio è arrivato al 34’ ed è stato un sospiro di sollievo poiché la partita si stava complicando. Oyarzabal ha tentato nuovamente sulla fascia, affrontando Paluska e trovando spazio per un cross impeccabile per Oskarsson, che si è fatto trovare pronto tra i difensori per colpire di testa. Un gol da vero attaccante, che mancava da tempo alla Real. Per Oskarsson è stato il primo in Europa con la squadra, dopo averne già segnati due con il Copenaghen nella Conference di quest’estate.

La Real Sociedad mostrò segni di miglioramento, creando spazi interessanti durante il match. La squadra ebbe l’opportunità di segnare il secondo gol anche in tre occasioni. Tuttavia, in un momento cruciale, l’arbitro non concesse un chiaro vantaggio che avrebbe liberato Sergio Gómez. In una situazione di fallo, Oyarzabal calciò con potenza, ma il portiere respinse il pallone, colpendo inavvertitamente Aguerd sulla gamba. Vicino alla fine del primo tempo, Zubeldia riuscì a sfoderare un passaggio aereo straordinario che liberò Oyarzabal, ma quest’ultimo non trovò il controllo del pallone e perse l’occasione di tirare.

In Europa la sfida è dura e possono arrivare delle sconfitte
A un certo punto sembrava che la Real avrebbe proseguito il dominio nel secondo tempo, mantenendo il ritmo del finale del primo. Sucic si muoveva bene, attirando i difensori e trovando Oyarzabal al momento giusto, ma il suo tiro, pur potente, risultò troppo centrale. La mancanza di controllo fu penalizzante. Pochi minuti dopo, in un promettente contropiede della Real, una serie di scelte sbagliate vanificarono le possibilità di andare a segno. Kubo aveva Sucic liberissimo, ma commise un errore, così come il croato e Oyarzabal, i quali non si intesero come ci si aspettava.

Il Plzen ha esercitato una pressione in alcuni momenti, ma senza creare opportunità chiare. Imanol ha effettuato sostituzioni con parsimonia. Ha fatto entrare Becker, poi Brais, spostando Sergio Gómez più indietro, e infine Aritz. Il calciatore proveniente da Suriname non è stato molto coinvolto, ma nella prima occasione in cui è partito ha messo un cross impressionante in corsa che Oskarsson ha mandato fuori di testa. Si è verificato un momento di tensione tra lui e Oyarzabal. Con l’ingresso del galiziano, la squadra ha guadagnato slancio e ha dominato nel finale, creando occasioni chiare per circa dieci minuti. Hanno sprecato diverse chance e, in un’azione isolata all’89’, è arrivata la beffa. Souaré ha avanzato lungo la sinistra, ha crossato, la palla è stata respinta al limite dell’area e Kalvach, da solo, ha tirato, trovando la fortuna di colpire Aguerd, il quale ha deviato il pallone, ingannando Remiro. La Real ha avuto l’opportunità di pareggiare con un buon cross di Becker, che Oskarsson ha sfiorato di testa, ma Oyarzabal non è riuscito a segnare, e così non è successo nulla.

Un finale crudele, una lezione dura a livello europeo. Delusione.

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