Durante la conferencia de prensa celebrada antes del encuentro entre el Getafe y el Girona, Míchel Sánchez brindó un análisis detallado sobre la situación actual del equipo, que ha estado sufriendo por las ausencias y las exigencias de una temporada difícil.
El entrenador tocó varios puntos importantes, desde la condición física de sus futbolistas hasta los retos que representa enfrentarse a un adversario como el Getafe. En cuanto a las ausencias, Míchel reafirmó que, aunque se anticipaba el regreso de algunos jugadores, prefiere proceder con cautela y mantenerlos fuera hasta después del próximo parón internacional.
“No vamos a arriesgar a nadie porque sería demasiado pronto, y consideramos que es mejor esperar hasta después del parón para prevenir recaídas”, comentó. La prioridad radica en la salud a largo plazo de los deportistas; a pesar de la falta de algunos efectivos, el técnico manifestó su satisfacción por el esfuerzo realizado en los partidos. Se esperaba que Jhon Solís y Viktor Tsygankov fuesen parte de la lista de convocados, pero Míchel decidió no correr riesgos. Ambos llevan tiempo sin entrenar con el grupo y aún necesitan recuperar su ritmo de competición: “Es mejor no asumir riesgos y esperar 15 días más”, enfatizó, destacando la necesidad de tener paciencia en el proceso de recuperación. Para Míchel, este año presenta una paradoja: “Este es el año más sencillo de mi carrera para seleccionar el equipo, ya que no contamos con muchos jugadores”, comentó entre risas, aludiendo a las escasas opciones que tiene debido a las lesiones. No obstante, destacó que la planificación de los partidos es especialmente complicada, ya que el Girona tiene un calendario muy ajustado con encuentros cada tres días y sin la opción de realizar entrenamientos intensos. En relación al Getafe, Míchel elogió su estilo de juego, apuntando que presenta retos parecidos a los que plantea el Barça en términos de presión.
Il Getafe è attualmente il sesto club con il maggior numero di tiri in porta, sebbene abbia realizzato solo otto reti. D’altra parte, è anche la squadra che concede il minor numero di gol. L’allenatore ha messo in evidenza la necessità per i suoi giocatori di lottare nei contrasti e di mantenere la giusta mentalità per affrontare la competizione. “Siamo chiamati a confrontarci con questo avversario, perciò ho chiesto a tutti di avere mentalità in campo e di spingersi in avanti”, ha detto, sottolineando che la chiave sta nel non lasciarsi intimidire in situazioni di palla inattiva.
Data la mancanza di alcuni giocatori e la stanchezza accumulata, è fondamentale conservare energia e entusiasmo. “Per recuperare energia è necessario riposare e i calciatori devono ricaricarsi mentalmente per poter affrontare la partita al meglio”, ha affermato, mostrando fiducia nel fatto che la squadra si presenterà fisicamente pronta per il match.
Oltre alla condizione fisica, ha ribadito l’importanza di avere una mentalità forte, considerato che questo incontro rappresenta un’opportunità cruciale per tornare alla vittoria. Guardando al futuro, ha riconosciuto che la pausa internazionale potrebbe giovare nel recupero di alcuni giocatori, ma ha anche avvertito che non ci saranno soluzioni immediate. “Né per cose positive né negative, la risoluzione non avverrà in una settimana. I successi richiedono tempo”, ha commentato, ricordando che la costruzione di una squadra competitiva richiede pazienza e perseveranza. Al suo ritorno, spera in un gruppo più ampio e riposato, ma senza aspettative irrealistiche di una piena forma subito. Míchel ha espresso la sua gioia per aver raggiunto quota 150 partite alla guida del club, diventando così il quinto allenatore con più presenze nella storia. “Ogni giorno che passa mi avvicina di più e sarebbe fantastico poter restare qui a lungo”, ha rivelato.
Questo attaccamento e affetto nei confronti della squadra evidenziano il suo impegno, e ha dichiarato che, se fosse per lui, proseguirebbe a giocare con il Girona per molte altre partite.