La Real Sociedad si prepara ad affrontare un avversario temibile per invertire la tendenza negativa in casa. Il Barcellona di Flick arriva ad Anoeta reduce da una schiacciante vittoria contro l’Estrella Rossa con un punteggio di 2-5, pronto a colpire ancora.
Dall’altro lato, i txuri-urdin faticano a ritrovare il loro miglior gioco. Questo è stato sottolineato da un deluso Imanol Alguacil durante la conferenza stampa post sconfitta a Pilsen: “Stiamo commettendo qualche errore, dobbiamo fare meglio”. Gli alti e bassi della squadra li relegano al undicesimo posto con soli 15 punti, a quattro lunghezze dai posti che garantirebbero la qualificazione europea, attualmente occupati da Betis e Athletic Club.
È quindi essenziale tornare a conquistare tre punti con regolarità per non essere tagliati fuori dalla lotta per le competizioni continentali della prossima stagione. Si trovano ad affrontare una delle squadre più potenti del torneo, un Barça che guida la classifica con 33 punti e ha un attacco implacabile, avendo segnato 40 gol. La maggior parte delle reti è opera dei tre attaccanti di punta: Lewandowski, Raphinha e Lamine Yamal, che insieme hanno realizzato 27 gol solo in campionato.
Difficoltà tra le mura amiche
La Real, che in passato ha reso il proprio stadio una vera fortezza, ha conquistato solo una vittoria in Liga, accumulando quattro punti su sedici disponibili. Questi dati la pongono attualmente in fondo alla classifica. È urgente per loro ritrovare slancio tra le mura amiche, e i sostenitori sperano di vedere la migliore versione della squadra a Donostia, quella capace di vincere grazie ai cori e al supporto del pubblico. L’unica sconfitta del Barça in questa stagione è avvenuta in trasferta a El Sadar, mentre il collettivo di Flick sta dimostrando una solidità impressionante sia a Montjuic che lontano da Barcellona.
Poche novità
Non ci si aspetta molte sorprese dal tecnico oriotarra, nonostante a Pilsen abbia schierato tutta la sua potenza e non abbia risparmiato sul talento. Sebbene ci sia molta attesa, Aguerd è presente nella lista ma non è garantita la sua presenza tra i titolari. In Repubblica Ceca, il mister ha scelto Aritz Elustondo, ma il giocatore con maggiori possibilità di affiancare Zubeldia sembra essere Pacheco, dato che, a meno di clamorosi imprevisti, Jon Martín non partirà titolare con l’azkoitiarra. Ci sono anche diverse incognite riguardo alla posizione di attaccante. Durante la partita in terra ceca, Imanol ha fatto affidamento su Orri Óskarsson, e l’islandese ha fornito un’ottima prestazione, compreso un gol di testa. La difesa alta adottata da Flick suggerisce inoltre un’ottima occasione per sfruttare gli spazi dietro i difensori centrali, un aspetto in cui il vikingo eccelle.
Tempesta offensiva
Una delle principali differenze tra la squadra di Flick e quella di Xavi Hernández è la loro straordinaria capacità di trasformare le occasioni in gol. Il team catalano registra una media di 7,5 tiri in porta a partita e 3,3 reti per incontro. Le statistiche rivelano che quasi il 50% dei tiri che vanno verso la porta finiscono in rete.
Un amico di vecchia data
La strumentazione per misurare i decibel è in attesa dell’arrivo di Iñigo Martínez ad Anoeta per un altro appuntamento. Il calciatore di Ondarroa si presenta all’incontro nel suo miglior stato di forma, dato che l’allenatore tedesco, Hansi Flick, ha saputo ridargli fiducia offrendogli molte opportunità da titolare, alle quali Iñigo ha reagito positivamente. In passato, tuttavia, la pressione di giocare di fronte al suo vecchio pubblico non sempre gli ha giovato, portandolo a sbagliare e persino a subire espulsioni, come accaduto nel derby di tre anni fa, quando causò un rigore e ricevette un secondo cartellino giallo per un fallo su Alexander Isak.