Arnau ha avuto un contatto con l’Atlético di Madrid: “Esattamente, più o meno”

Arnau Martínez ha condiviso alcuni pensieri durante la sua partecipazione al programma ‘Montiliving’, offrendo spunti interessanti sulla sua attuale situazione, il club e la sua esperienza con il Girona. Il giovane difensore ha affrontato senza timori diverse tematiche, includendo le problematiche mentali del passato e la condizione generale della squadra in questo periodo di Champions League.

Ha chiarito che la sua assenza dall’elenco dei convocati della Nazionale Under-21 spagnola era dovuta a delle leggere incertezze fisiche percepite nella partita contro il Getafe. “Ho avvertito qualche fastidio al muscolo ischiotibiale che mi portavo dietro. Preferisco essere prudente e prevenire eventuali complicazioni”, ha affermato, enfatizzando che la sua priorità è recuperare completamente per continuare a contribuire al gruppo.

La vittoria ottenuta al Coliseum contro il Getafe è stata decisiva per il Girona, e Arnau non ha esitato a sottolinearne l’importanza: “Il successo è stato molto significativo, specialmente in un campo dove pochi credevano in noi. La squadra ha lottato con grande determinazione e il trionfo è stato del tutto meritato.” Ha inoltre commentato come i ‘gironins’ abbiano sempre faticato contro la formazione del Getafe: “Il loro stadio è compatto e sanno come giocare con il loro stile, utilizzando lanci lunghi e facendo una forte pressione.” Per quanto riguarda la condizione fisica della squadra, ha riconosciuto le difficoltà legate al numero di minuti giocati. “Abbiamo molte assenze, ma siamo pronti a scendere in campo,” ha detto, ammettendo che molti giocatori sono stati impiegati per diverse partite consecutive. “Ci alleniamo poco, ci concentriamo sulla ripresa, e giocare ogni tre giorni si fa sentire rispetto alla scorsa stagione”, ha spiegato. Nonostante la fatica fisica che grava sulla squadra, l’atteggiamento è comunque positivo e orientato a combattere in ogni incontro. Sul piano personale, Arnau ha rivelato di sentirsi nella sua forma migliore, sia fisicamente che mentalmente: “Mi sento molto bene, ho fatto notevoli progressi nei parametri fisici, in particolare per quanto riguarda la distanza percorsa e le corse ad alta intensità.”

Ha modificato le sue abitudini e il lavoro con il suo preparatore atletico ha fatto la differenza, racconta riguardo alla sua nuova routine. Nonostante i recenti successi, non si concentra sulla classifica e preferisce focalizzarsi sul presente: “Nonseguo la posizione, se non fosse per i tifosi nemmeno saprei che siamo a due punti dall’Europa”, ha ammesso. Ha anche ricordato alcuni dei momenti più significativi della sua carriera con il Girona. La promozione a Tenerife resta il giorno più felice del suo percorso, mentre la sconfitta a Vallecas, quando hanno mancato la promozione, è stata una delle esperienze più amare: “Il giorno della promozione è stato il più gioioso, mentre il peggiore fu quello in cui non siamo saliti, nonostante avessimo vinto a Vallecas. Ci fu annullato un gol di Nahuel Bustos in modo ingiusto e fu un colpo molto duro”, ha commentato con delusione. Il terzino destro ha anche colto l’occasione per lodare il suo compagno e capitano, Cristhian Stuani: “Stuani è il numero uno, come persona è sorprendente. Fin dal primo giorno mi ha trattato come un figlio”, ha detto, manifestando apertamente il rispetto e l’ammirazione che nutre per l’attaccante uruguaiano. Stuani è stato uno dei tanti a supportarlo quando, nell’anno passato, ha vissuto un momento difficile in termini di impiego: “È stato difficile, non ero abituato a non giocare, ma in una squadra di Champions questo può accadere e mi ha reso più forte mentalmente”, ha riconosciuto, sottolineando l’importanza di non sprecare le opportunità e comprendendo le difficoltà di essere convocato quando il team non perdeva. Infine, Arnau ha confermato l’interesse dell’Atlético Madrid per acquisirlo l’estate precedente alla scorsa stagione, anche se alla fine il trasferimento non si è materializzato. “È vero che c’era interesse, era un’offerta allettante”. La domanda successiva è stata chiara: sei stato vicino a trasferirti? L’espressione del giocatore non ha lasciato dubbi: “Più o meno”.

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