Il sistema per il fuorigioco semiautomatico, gestito dalla società Hawk Eye come fornitore esclusivo per le competizioni UEFA e FIFA, utilizza un’immagine virtuale in tre dimensioni creato da 10 telecamere posizionate sul campo, distinte dalla trasmissione televisiva. Questa tecnologia consente di generare una rappresentazione tridimensionale dei movimenti dei calciatori, monitorati in 29 parti del loro corpo, come evidenziato nell’infografica allegata, fino a 50 volte al secondo.
Ogni parte del corpo è oggetto di monitoraggio, noto anche come ‘tracking’, che documenta l’attività dei giocatori durante il match. Dalla testa al petto, al torace, all’anca, fino a ogni articolazione e estremità, nessun dettaglio sfugge all’analisi assicurata da queste 10 telecamere, le quali ricreano le immagini necessarie per determinare la validità delle azioni di gioco e per verificare la posizione dei calciatori rispetto al fuorigioco.
Quando l’operatore della sala VAR conferma che il momento esatto dell’impatto con il pallone è correttamente identificato, utilizzando il fotogramma preciso in cui il calciatore colpisce il pallone, il software automaticamente genera la ricostruzione in 3D della posizione del giocatore che potrebbe essere in fuorigioco, nonché quella del difensore.