Omar El Hilali si è affermato come un elemento chiave per Manolo González, diventando il giocatore di movimento con il maggior numero di minuti accumulati nell’Espanyol fino a questo momento. Questo giovane terzino ha trovato il suo posto nella difesa, dimostrando una maturità e una robustezza inusuali per la sua età, e si è distinto, per esempio, nell’ultimo derby.
Recentemente, è stato interpellato riguardo a una delle controversie più accese del fine settimana, il fuorigioco semiautomatico e il gol annullato al giocatore del Barcellona, Lewandovski. Omar, che è stato coinvolto anche in uno dei due gol annullati all’Espanyol in occasione di due situazioni altrettanto ambigue, è convinto che la regola debba valere per tutti. “La regola deve essere equa. Non è giusto se un fischio che ti penalizza è considerato errato mentre quando gioca a favore sembra giusto. Non può durare che il nostro fuorigioco contro il Barça venga annullato correttamente e per gli altri ci siano delle eccezioni, sembra che ci sia un trattamento diverso. O è giusto per tutti o non lo è per nessuno, e se hanno annullato alcuni gol per dettagli minimi, come nel derby, allora deve valere lo stesso per gli altri”, ha affermato Omar quando gli è stato chiesto dell’argomento. Non si monta la testa per i complimenti, come quello del ct della nazionale marocchina, Walid Regragui, che ha sottolineato come il giovane terzino perico “si trovi in una situazione difficile avendo davanti a sé due dei migliori laterali al mondo. Spero continui a impegnarsi, e l’occasione arriverà, come è già capitato”. Omar è convinto che con il lavoro adeguato potrebbe raggiungere la nazionale maggiore, avendo già mostrato delle ottime prestazioni con la Under 21. “Non ha torto, ci sono grandissimi calciatori nel mio ruolo, e apprezzo che me lo dica”.
Per questo motivo, continuerò a impegnarmi al massimo, affinché si presenti un’opportunità e, nel caso si presenti, saprò sfruttarla, poiché è raro che si manifesti e bisogna essere pronti. Il giovane terzino è il giocatore di movimento che ha accumulato più minuti nella formazione di Manolo González. “Mi sento molto sicuro. Lo staff tecnico gioca un ruolo fondamentale in questo e me lo fa percepire, perciò cerco di dare il massimo ogni giorno. Anche se spero di poter fare ancora di più, ho spazio per migliorare. Tuttavia, il supporto del mister è essenziale per la mia crescita quotidiana”, ha sottolineato. Ora è già concentrato sulla sfida con il Girona, avversario del 23, un confronto difficile per i blanquiazules, nonostante Míchel e la sua squadra abbiano diversi infortunati. “La Liga è estremamente competitiva, e qualsiasi squadra, anche con assenze, sa rendere le cose complicate; sarà un match intenso in cui dovremo esprimere la nostra migliore versione per avere la meglio”, ha aggiunto. Esclude che nel gruppo ci sia paura o pressione aggiuntiva per il fatto che l’Espanyol si trovi attualmente in zona retrocessione: “Abbiamo una partita in meno rispetto a molti avversari. È vero che siamo in basso, ma c’è ancora molto da giocare e siamo certi che ci risolleveremo. Abbiamo fiducia, ambizione e entusiasmo”, ha concluso.
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