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Oyarzabal è imprescindibile: che sia schierato come ’10’, ‘9’ o ’11’, la sua presenza è sempre certa

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La Real Sociedad si prepara per la pausa con grande entusiasmo, grazie a una vittoria significativa che ha portato buone sensazioni. Probabilmente, il giocatore txuri urdin che ha mostrato meno soddisfazione per il proprio rendimento è stato Mikel Oyarzabal, il capitano.

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Ha mancato due occasioni chiare ed è stato uno dei sostituiti al 60’, presumibilmente per necessità di rifiatare. È un elemento fondamentale per l’allenatore oriotarra, che non manca mai di evidenziarne l’importanza. “Oskarsson era consapevole del suo compito e con chi doveva confrontarsi”, ha affermato recentemente. Il giocatore di Eibar è un titolare fisso, il che può sorprendere, in quanto il suo rendimento attuale è lontano dai picchi delle sue migliori stagioni, e il calendario non invita a disputare così tanti match di seguito. Finora ha collezionato 15 partite, di cui 13 da titolare. Ha saltato un incontro per squalifica e un altro per infortunio, sebbene fosse in panchina. Imanol ha confessato di aver ruotato più che mai, ma Oyarzabal è rimasto ai margini di questi cambi. Nonostante non abbia disputato la preparazione estiva, sia stato fermo per un infortunio e una squalifica, si posiziona settimo per minuti giocati nella squadra, anche se le sue prestazioni non sono state all’altezza. Il dibattito tra i tifosi sul suo impiego costante sta prendendo piede. Con ben nove titolarità consecutive, Imanol ha le idee chiare. Ha ribadito più volte di non perdere mai fiducia in Oyarzabal, il quale ha sempre la capacità di tornare al suo migliore livello. Tuttavia, non può permettersi di attendere. Il ‘10’ ha collezionato nove titolarità di fila tra la Real e la Nazionale in soli 35 giorni, un dato sorprendente. Nell’ultimo incontro di pausa, Luis de la Fuente lo ha schierato in fascia dopo mesi trascorsi come attaccante centrale, e Imanol ha deciso di seguire l’esempio. Ora ricopre sia il ruolo di ‘9’ che di ‘11’, mantenendo sempre la sua presenza in campo.

Nei suoi ultimi nove incontri, il calciatore ha ricoperto ruoli differenti: ha giocato due volte a sinistra, quattro a destra e tre come attaccante centrale, con alcuni cambi di posizione durante le partite. Recentemente, Imanol ha dichiarato in conferenza stampa che la versatilità è fondamentale in qualsiasi posizione. Nell’ultima partita, ha condiviso il campo con Kubo e Becker, ma ha anche avuto altre quattro coppie di compagni, rimanendo sempre presente nelle posizioni esterne o al centro. È evidente che le sue prestazioni siano state superiori, se non decisamente migliori, quando ha preso il via da una fascia; un esempio è il magnifico gol che ha segnato a Girona, che ha messo fine a un periodo senza reti. In questo periodo ha segnato due gol e fornito altrettanti assist, anche se ha commesso errori significativi in controllo e conclusione. La Real è la seconda squadra di LaLiga che ha fallito di più nel segnare (5 volte) in questa stagione, e questo non è un caso, anche se non è del tutto colpa sua. Attualmente, il capitano ha nuovi impegni con la nazionale spagnola e quindi avrà poco tempo per riposare, con la possibilità di disputare 11 partite consecutive da titolare. L’ultima volta che è rimasto in panchina è stata contro l’Anderlecht il 3 ottobre. È previsto che non parteciperà alla Coppa di Alicante, ma sarà sicuramente in campo nel derby contro l’Ajax e in un’altra partita cruciale contro il Betis, a meno di imprevisti. Negli ultimi tempi, Imanol ha ridotto il numero di rotazioni, passando da un cambio massiccio a uno più moderato. Lui, Zubimendi, Aramburu e i difensori centrali continuano a giocare senza riposo. Le vittime di questa situazione sono Sadiq, Oskarsson e Becker. La presenza costante di Oyarzabal nella formazione titolare ha chiaramente un impatto negativo su altri giocatori, che si trovano a dover competere per un posto sempre più stretto; tra di loro, i più danneggiati sono Sadiq Umar, già in svantaggio rispetto al ‘10’ per mancanza di prestazioni, e Orri Oskarsson, un acquisto importante che sta trovando difficile ambientarsi a causa della scarsa continuità.

L’islandese, reduce da una serie positiva di gol con il Copenaghen, non ha ancora avuto l’opportunità di scendere in campo come titolare per due incontri consecutivi con la maglia txuri urdin. Negli ultimi sette match in cui Oyarzabal ha sempre iniziato, il ‘9’ ha accumulato 238 minuti di gioco, meno della metà rispetto al capitano che ne ha 535, rimanendo in panchina per 90 minuti in due occasioni. In una delle partite da titolare, è stato sostituito all’intervallo. D’altro canto, Sadiq si trova addirittura in una posizione ancora più defilata. Non è sceso in campo in cinque match di questo periodo, accumulando soltanto 110 minuti, suddivisi fra una partita da titolare a Belgrado e un’apparizione nella seconda metà contro l’Osasuna, dato che gli altri due attaccanti erano partiti dal primo minuto. Fino alla pausa di novembre si confrontava solo con le punte, ma da quel momento ha iniziato a ‘rubare’ spazio anche ai centrocampisti esterni. Becker ha iniziato contro il Barcellona ma veniva da sei partite in panchina. Kubo ha avuto anch’egli diverse esclusioni, mentre Barrene, a causa di alcune problematiche fisiche, ha faticato a trovare ritmo e continuità di gioco. Magunazelaia, già in una situazione complicata, ora ha ancor meno possibilità di scendere in campo.

In merito alla possibilità di scrivere la propria storia, l’incredibile fiducia di Imanol nei suoi confronti, anche nei momenti difficili, consente al giocatore di Eibar di avanzare nelle classifiche storiche del club. Sta puntando senza sosta a superare Górriz, anche se c’è ancora del cammino da fare. Adesso occupa la diciassettesima posizione con soli 27 anni e 359 partite giocate. Questo anno potrebbe inserirsi tra i primi 15. Per raggiungere Prieto, che si trova al quinto posto, ha bisogno di altre 171 apparizioni. Riguardo ai gol segnati, ha totalizzato 99 reti, occupando l’ottava posizione tra i migliori marcatori della storia del club. È a un solo gol dal prestigioso traguardo dei 100, il che lo porterebbe a eguagliare Uralde. Se dovesse concludere la stagione con numeri soddisfacenti, ha buone probabilità di superare i record di Kovacevic e Bienzobas, raggiungendo quota 110 reti.

Osserva con maggiore attenzione Satrus e il suo 162.

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