I club spagnoli al di fuori dell’Europa stanno usufruendo di notevoli somme di denaro grazie alla recente riforma della Champions League

Quest’anno, la UEFA ha annunciato un cambiamento nei fondi di solidarietà per le squadre che non sono coinvolte nella fase a gironi delle competizioni europee, come la Champions League, l’Europa League e la Conference League. Il tasso di solidarietà è stato aumentato dal 4% al 7% sui redditi previsti, con un limite di 4,4 miliardi di euro e un importo annuale massimo di 308 milioni di euro.

Questo rappresenta un incremento di quasi l’80% rispetto ai 175 milioni di euro assegnati nel ciclo 2021-2024, che ha visto il più significativo aumento dei pagamenti di solidarietà dalla sua introduzione.

La recente revisione del principio di solidarietà conferma i valori fondamentali del sistema.

Tali fondi sono destinati alle squadre professionistiche che non partecipano alle fasi di lega delle tre competizioni europee, con l’intento di salvaguardare l’equilibrio competitivo nelle massime divisioni europee, considerando i proventi extra che alcuni club ottengono grazie alla loro partecipazione a questi tornei. Una porzione di questi importi sarà anche diretta verso le squadre della Seconda Divisione.

Come nel ciclo precedente (2021-2024), è prevista una somma fissa per le cinque principali leghe: Inghilterra, Spagna, Italia, Germania e Francia. Secondo la stessa comunicazione, sono previsti 50 milioni di euro all’anno per il ciclo 2024-2027. Di conseguenza, ciascuna di queste cinque leghe riceverà un pagamento unico di 10 milioni di euro. Questi fondi possono essere distribuiti non solo ai club di Prima Divisione non impegnati in competizioni europee per la stagione 2024-2025, ma anche tra i 22 club della Seconda Divisione, a condizione che la distribuzione venga approvata dai club di massima serie.

Distribuzione per le altre leghe europee

In aggiunta, la UEFA destina una somma per i club non partecipanti provenienti da nazioni al di fuori delle prime cinque. Questo importo totale ammonta a 258 milioni di euro. Di questa somma, il 70% verrà distribuito in base alla posizione di ciascuna associazione nella lista di accesso di quella stagione, noto come “quota di accesso”. Il rimanente 30% sarà ripartito proporzionalmente in base ai guadagni ricevuti dai club di ciascuna associazione che hanno generato i maggiori introiti in quell’annata. Tale distribuzione è definita “quota di equilibrio competitivo”. La associazione che occupa la cinquantasettesima posizione riceverà un minimo di 1,5 milioni di euro. Per ciascuna associazione sopra tale soglia, ci sarà un’aggiunta di 78.000 euro, portando a 1.578.000 euro per quella al 49° posto e 1.656.000 euro per quella al 48°. Infine, l’associazione al sesto posto, che è la prima al di fuori delle cinque principali leghe, avrà un importo vicino a 5.322.000 euro.

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