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Fede Valverde rivela che il Real Madrid è caduto nella “follia” dopo aver subito il secondo gol nel Clásico

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Il recente 0-4 subito dal Real Madrid durante il Clásico al Santiago Bernabéu continua a provocare malumori all’interno della squadra. Fede Valverde ha commentato la situazione lunedì, durante il programma ‘Universo Valdano’ su Movistar +, rivelando come i giocatori abbiano perso la calma dopo il secondo gol degli avversari.

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Il centrocampista uruguaiano ha ammesso la superiorità del Barcelona, dichiarando: “Il nostro livello di gioco attuale non è quello sperato. È deludente perdere contro una squadra diretta rivale, specialmente in una partita così seguita, dove ci si gioca onore e prestigio. Questa sconfitta fa male e porta molta frustrazione per non riuscire a conquistare i tre punti in casa nostra”.

Valverde ha sottolineato l’importanza di essere onesti con le proprie prestazioni, affermando che “il Barcelona ha disputato un’ottima partita, in particolare nella seconda frazione. Il primo tempo è stato equilibrato, ma il secondo gol ha cambiato le dinamiche. Ciò che è accaduto va oltre l’aspetto tattico e porta a una certa confusione. Hanno giocato con grande intelligenza e hanno gestito bene il vantaggio”. Nonostante la pesante sconfitta, Fede ha scelto di rimanere positivo: “Un paio di anni fa abbiamo perso 0-4 al Bernabéu e poi abbiamo vinto sia la Champions che la Liga. Le partite sono solo eventi e ciò che realmente conta sono i trofei vinti, piuttosto che il numero di sconfitte in singoli incontri. Ho fiducia che ci sia ancora molto da giocare e da combattere. La nostra squadra ha la determinazione di superare le difficoltà”. Infine, ha ricordato che “la tradizione di questo club è quella di non arrendersi mai e di combattere fino all’ultimo”.

Dobbiamo essere i primi a darci da fare duramente durante gli allenamenti e a dimostrare a tutti che desideriamo vincere ogni competizione quest’anno. È l’unico modo per continuare a progredire e migliorare”, ha affermato. Parlando del suo trasferimento al Real Madrid, Valverde ha confessato: “All’inizio pensavo fosse uno scherzo, finché non ho visto l’emozione di mia madre”. Riguardo al soprannome ‘Pajarito’, ha spiegato che “da bambino, per la mia costituzione fisica. Ero molto magro e minuto, così mi definiva il mio allenatore. Mio padre era molto contrariato da quel nomignolo, non gli piaceva affatto. E mia madre gli rispondeva: ‘Lo chiamano così perché sembra volare’”. Valverde ha anche ricordato i suoi inizi al Real Madrid: “Arrivi e trovi a tavola giocatori come Marcelo, Casemiro, Bale, Benzema e Sergio Ramos… Casemiro è stato il primo a farmi sentire a casa. Mi ha abbracciato e mi ha detto: ‘Siediti qui’. Con il numero di maglia eravamo molto vicini nel spogliatoio. Casemiro non ha bisogno di alzare la voce per dare indicazioni o correggere qualcuno. Era sempre presente, con una critica costruttiva. La stessa che oggi ricevo da mia moglie, me la dava Casemiro nello spogliatoio: ‘Fede, devi allenarti di più’”. Il centrocampista del Real ha anche rivolto parole di gratitudine al suo ex allenatore Julen Lopetegui: “Gli devo molto. È stata la persona che mi ha dato fiducia. Mi trovavo in Uruguay, dopo essere rimasto escluso dal Mondiale, una delle esperienze più dolorose della mia carriera. Ho trascorso un mese e mezzo di ‘vacanza’ dedicandomi agli allenamenti. La ricompensa per il mio impegno è stata arrivare al Real Madrid”, ha festeggiato. Non dimentica nemmeno il suo periodo al Deportivo dopo aver giocato con il Castilla: “Iniziai a vivere da solo, ma avevo i miei genitori a soli dieci minuti di distanza.”

Tuttavia, avevo bisogno di ritagliarmi il mio spazio, iniziare a maturare e abituarmi a vivere da solo. Dal punto di vista calcistico, è stata un’evoluzione notevole. Si attraversano fasi difficili, ma quel periodo mi ha aiutato a migliorare considerevolmente.

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