Guruzeta: il talento del Athletic che brilla al primo tocco

Ultimo respiro a Valladolid. Malumore tra i giocatori dell’Athletic in campo, in cerca di una rimonta, e frustrazione tra i tifosi presenti. Ancora una volta si avvicinavano a una pausa con poca voglia. In quel momento, Djaló provoca una punizione sulla destra, Galarreta la calcia con eleganza e Guruzeta esegue un colpo d’astuzia per indirizzare il pallone in porta e conquistare un punto.

Questa è la specialità del giovane attaccante, un vero cecchino. Colpisce al primo tocco. Risolve le situazioni con grande rapidità. Senza fare troppo clamore. Flessibile ma estremamente incisivo, il repertorio del numero 12 è molto vario. Può calciare con l’esterno, con la parte superiore del piede, di punta, in acrobazia come a Valladolid, oppure di testa. Colpisce spesso al secondo palo, avvicinandosi da dietro, e, in particolare, al primo palo. C’è sempre un filo conduttore nei suoi gol. Dei 19 gol segnati da Guruzeta tra la scorsa stagione e quella attuale, 18 sono stati realizzati con tiri al volo. Questo spiega la sua esplosione come attaccante. Il donostiarra mostra una notevole capacità di produrre gioco anche fuori dall’area, creando spazi per Williams, Sancet, Berenguer e i centrocampisti, contribuendo a generare confusione nelle difese avversarie. Tuttavia, nell’area non perdona. Velocissimo. L’unico gol non realizzato al volo contro il Rayo della stagione scorsa è avvenuto dopo aver toccato il pallone due volte: un controllo con il piede sinistro per superare il difensore e un tiro preciso di punta con il destro. Un approccio e queste esperienze hanno permesso a Guruzeta di affermarsi come punto di riferimento per l’Athletic, nonostante non abbia numeri strabilianti. Spesso ai giocatori rojiblancos serve qualcuno in grado di sfruttare al meglio ciò che avviene nell’area.

Non è una semplice coincidenza che la crescita della squadra coincida con la scoperta del tanto cercato attaccante, un elemento che il club ne scovava uno dal tempo di Aduriz. È interessante notare che i 19 gol realizzati non includano alcun rigore. L’anno scorso, ha avuto l’opportunità di calciarne uno contro la UD Las Palmas, ma non ha avuto successo. Si dice che il secondo anno sia sempre il più complicato, data la necessità di confermarsi. Le difese ora lo conoscono e l’effetto sorpresa è diminuito. Non cadono più facilmente nella trappola quando il giocatore di Donostia scende a ricevere il pallone a centrocampo. Per Guruzeta è la terza stagione a San Mamés dalla sua restituzione dall’Amorebieta, ma fondamentalmente è come se fosse la seconda. Nella sua prima stagione ha realizzato 6 gol, anche se con meno regolarità del previsto. Di solito, ha mostrato un andamento altalenante. Con la squadra basca, ha segnato 13 reti in Segunda nel 2021-22, ma non ha esordito a segno fino a dicembre, alla 19ª giornata. Successivamente, ha avuto un’impennata, collezionando 8 gol in altrettanti match. Al suo ritorno all’Athletic, ha faticato a trovare spazio all’inizio, ma ha comunque messo a segno 5 reti prima della pausa per il Mondiale in Qatar, incluso un periodo di sei partite consecutive in panchina. Dopo, ha messo a segno solo un gol nelle ultime 24 gare. Un peso che Guruzeta ha finalmente abbandonato la scorsa stagione. È rimasto fermo senza segnare per un massimo di cinque partite. Gli attaccanti si nutrono delle sensazioni e soprattutto del feeling col gol. In questa Liga, ha aperto la sua marcatura al settimo incontro, poi ha avuto un periodo di quattro partite senza segnare, escluse le incertezze causate dall’infortunio contro il Betis, fino a realizzare nuovamente nella quinta partita a Zorrilla. Ora Guruzeta cercherà di cavalcare l’onda positiva e di proseguire la propria striscia contro la Real Sociedad, squadra contro la quale non ha mai segnato nei cinque derby finora disputati.