Le gesta degli atleti hanno regalato ai tifosi l’Europa League e la Supercoppa nel 2010

Venerdì 22 novembre, il Riyadh Air Metropolitano ha ospitato la decima edizione dell’evento ‘Incontro con le Leggende’, focalizzandosi sul trionfo dell’Europa League 2010 da parte dell’Atletico Madrid. Intitolato ‘La rinascita di Amburgo’, l’incontro ha visto la partecipazione di tre membri di quella squadra vincente: Raúl García, Ignacio Camacho e il capitano Antonio López.

I tre hanno condiviso con i tifosi le loro memorie e esperienze legate alla conquista del trofeo, che si è conclusa con una vittoria per 2-1 contro il Fulham, grazie a due reti di Diego Forlán. Nel pubblico erano presenti anche alcuni membri dello staff tecnico, come il delegato Socorro Morales, il preparatore Óscar Pitillas e il dottor José María Villalón.

Gli speaker hanno rievocato la loro stagione, in cui il club ha affrontato illustri avversari come il Galatasaray, il Sporting Lisbona, il Valencia e il Liverpool. Antonio López ha sottolineato la difficoltà del percorso, ricordando come, quando Quique Sánchez Flores si unì alla squadra, “il morale era molto basso.” Hanno analizzato ogni turno, iniziando da quello di Istanbul. “Gli stadi turchi sono noti per la loro atmosfera, c’era un mix di paura e rispetto per ciò che ci aspettava,” ha detto Raúl García. L’incontro con il Sporting di Lisbona si è rivelato complicato, e una delle storie più divertenti riguardava il quarto di finale contro il Valencia. Molti ricordano il rigore non assegnato a Zigic, il cui jersey fu strappato in uno sgambetto. “In realtà, non ho visto rigore,” ha scherzato Antonio López.

Antonio conserva su camiseta en casa y, entre risas, Ignacio Camacho comentó: “Con el VAR, nos habrían eliminado.” Sin duda, uno de los recuerdos más intensos de aquel campeonato fue la semifinal contra el Liverpool, especialmente el partido de vuelta en Anfield. “Si íbamos a hacer algo grande, no había mejor lugar que un estadio con tanta historia. Fue un auténtico partidazo”, comentó el navarro. Camacho añadió que lograr la clasificación ante un rival y una afición así fue un momento memorable.

Los exjugadores resaltaron la importancia del sentimiento de pertenencia y el esfuerzo conjunto como elementos esenciales para el triunfo del equipo. Recordaron también la masiva celebración en las calles de Madrid tras hacerse con el título. “El Fulham demostró ser un gran contrincante. Era un equipo sólido, sin grandes estrellas, pero muy físico. Cada vez que pienso en el gol de Forlán durante la prórroga me emociono. Sentí que habíamos alcanzado algo especial”, relató Antonio López, quien consideró que ese instante fue el más significativo de su trayectoria: “Creía que celebraría como un loco, pero no fue así. Levantar el trofeo fue el momento más grande de mi vida”, confesó el excapitán, recordando la multitud en Neptuno. “Había tanta gente en las calles, Madrid estaba desbordante. Todo pasó muy rápido y deseé que ese instante durara para siempre.”

Una semana después, el Atlético sufrió una derrota en la final de la Copa del Rey ante el Sevilla, pero los seguidores volvieron a mostrar su apoyo inquebrantable. Los tres exjugadores coincidieron en que, aunque no se ganara, la afición colchonera ofreció una lección impresionante en Barcelona. “Fue algo memorable”, concluyeron.

Antonio López ha descritto un momento significativo in cui, dopo aver applaudito a lungo i tifosi, un agente di polizia si è avvicinato per comunicargli la sconfitta della sua squadra, esortandolo a tornare a casa. I tifosi, a loro volta, ricordano quell’episodio come straordinario, evidenziando il legame speciale tra i giocatori e il pubblico. L’iniziativa ‘Atleti Tour & Museum’, nota come ‘Incontro con le Leggende’, offre una finestra sul passato, aperta un venerdì pomeriggio al mese, permettendo a calciatori di varie epoche di rivivere insieme ai supporter momenti, storie e trofei che hanno segnato la storia dell’Atletico Madrid.

Lascia un commento

I guadagni dei club di calcio tra competizioni e infortuni

Per quale motivo il tifo spagnolo ha dei dubbi nei confronti della squadra arbitrale di Montivili?