Il Valencia riesce a portare un sorriso in mezzo a tanta sofferenza

Il Valencia, sebbene temporaneamente, è riuscito a sollevare il morale dei suoi tifosi questo sabato, regalando loro un sorriso tra tante difficoltà grazie a una serie di gol. Non è stato affatto semplice: la squadra era ferma da quasi un mese, si trovava all’ultimo posto con solo sette punti e i suoi sostenitori avevano bisogno di un momento di leggerezza per dimenticare la crisi che affligge la loro comunità.

Tuttavia, la tensione si è trasformata in speranza e, sorprendentemente, in fiducia. Mestalla ha vissuto un’atmosfera unica prima della partita, ma il Betis non era affatto intenzionato a essere un semplice spettatore. Malgrado ciò, il Valencia è riuscito a trasferire tutta quella carica emotiva in campo, e César Tárrega, originario di Aldaia, uno dei paesi più colpiti, ha trovato la via del gol già al settimo minuto. Tuttavia, la gioia per Mestalla è durata poco, poiché Aitor Rubial ha trasformato una punizione da sinistra in un omaggio che ha sorpreso sia i difensori sia Giorgi Mamardashvili. Il cross era pericoloso al punto che Hugo Duro, nel tentativo di liberare, ha finito per insaccarlo nella propria porta. Il Valencia non ha mostrato segni di stanchezza, nonostante la lunga inattività che ha aggravato la loro posizione in classifica. Tuttavia, la squadra ha avuto difficoltà dietro le spalle dei centrali e di Dimitri Foulquier, impedendo loro di stabilizzarsi nella metà campo del Betis, che cercava di colpire in contropiede con Vítor Roque. Nonostante le incertezze, il team di Rubén Baraja ha mantenuto il controllo del match e si è avvicinato a segnare con Diego López, il quale ha colpito il palo con un colpo di testa su un preciso cross di Gayà. Non ha importato, perché dopo l’intervallo, il Valencia ha vissuto sei intensi minuti di gioco. Tutto è nato da un rimpallo della difesa avversaria.

Hugo Duro ricevette il pallone dal cielo e tirò con forza verso Rui Silva, che non poté opporsi al secondo gol del Valencia. Questo realizzazione portò entusiasmo e slancio alla squadra spagnola, che, dopo soli tre minuti, servì nuovamente il suo attaccante. Duro fece una finta a Rui Silva e realizzò un delicato pallonetto che il portiere non riuscì a raggiungere. Fu il primo istante in cui il Valencia riuscì a strappare un sorriso ai propri tifosi, in un momento di grande difficoltà, iniziando a esprimere il proprio gioco con maggiore fluidità. Tre minuti più tardi, arrivò il quarto gol: Diego López, su un nuovo rimbalzo, colpì con un fantastico tiro al volo, centrando l’angolo della porta, lo stesso che poco prima Hugo Duro aveva colpito nella propria rete. Nonostante il 4-1, il Betis non si lasciò intimorire e continuò a combattere. Pellegrini, sapendo quanto fosse importante il match per la sua squadra, schierò tutte le sue forze offensive, e Chimy Ávila accorciò le distanze con un potente tiro dal limite dell’area che colpì il palo prima di entrare in rete. Il Betis trovò il giusto ritmo di gioco con l’ingresso di Giovani Lo Celso, ma nel momento di maggior difficoltà per il Valencia, Cristhian Mosquera e César Tárrega riuscirono a fermare i tentativi insistenti di Cédric Bakambú e Juanmi, che stavano per mettere in crisi l’atmosfera di Mestalla. Due mesi dopo, il Valencia riuscì finalmente a tornare alla vittoria, un successo che lo allontanò dalla zona retrocessione.

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