Dopo venticinque giorni, il Valencia tornava a scendere in campo, e questa volta lo faceva presso il Mestalla. Si trattava di una partita che, anche prima del fischio d’inizio, si preannunciava complicata, e il club cercava di renderla ancora più significativa attraverso una serie di iniziative.
“Amunt, Valencians” La grandiosa Senyera, prestata dal Real Madrid, riempiva il prato di Mestalla grazie al supporto di volontari provenienti da diversi comuni della regione, i quali si erano dedicati alle operazioni di pulizia che avevano dato il via alla cerimonia.
Il tifo, sul quale era stata posizionata una grande striscione con la scritta “Amunt, Valencians”, ha contribuito a rendere l’omaggio ancora più toccante. Tutti erano coinvolti in questo atto di rispetto: i calciatori di entrambe le squadre e gli arbitri hanno fatto in modo che l’omaggio fosse un momento di unità per l’intero mondo del calcio, onorando e piangendo i più di duecento defunti e i numerosi colpiti dalla tragedia. L’esecuzione dell’inno della Comunità Valenciana, suonato con tabal e dolçaina, ha ulteriormente riempito di emozione il cuore dei presenti, molti dei quali si erano vestiti di nero o indossavano la Senyera. Pur essendo la vittoria l’obiettivo principale del Valencia, il club ha dimostrato di saper affrontare la gravità della situazione, così come la tifoseria, che cercava un modo per uscire dal dramma che vive da quel 29 ottobre.