Durante il intervallo tra due partite, in questo caso prolungato a causa della pausa per le nazionali, la Real Sociedad ha mostrato due volti nettamente diversi nel suo atteggiamento. Due settimane fa, la squadra era in grado di cifrare una prestazione eccezionale contro un Barcellona che sembrava imbattibile, mentre, poco dopo, ha subito una sconfitta contro un Athletic Club modesto, che ha però dimostrato di avere idee chiare su come approcciare tali incontri.
Non è la prima volta che si osserva questo fenomeno durante la stagione; un altro incontro notevole è stato quello contro il Real Madrid, dove, a differenza della sfida con il Barcellona, la sorte non ha sorriso ai ragazzi guidati da Imanol Alguacil.
Tuttavia, i tifosi hanno lasciato lo stadio contenti della prestazione della loro squadra, che ha lottato e meritato migliori fortune. Tre giorni dopo, la Real è stata sconfitta a Mallorca in un’altra prova deludente, evidenziando una strana dualità del team, che preoccupa dirigenza e staff tecnico. Questo comportamento ricorda quello di squadre inesperte, che mancano della maturità necessaria per diventare un collettivo affidabile e costante. Osservando la composizione attuale della squadra, emerge chiaramente come manchi l’esperienza, suggerendo che si tratta di un gruppo con maggiori prospettive future che un passato consolidato. L’idea degli errori giovanili sembra riflettersi nelle performance di questa formazione, che può esibirsi con coraggio contro avversari più forti, ma allo stesso tempo si fa sopraffare da squadre di livello inferiore. È difficile trovare un equilibrio tra queste due attitudini. Siamo consapevoli dei problemi, ora ci serve solo il rimedio giusto.
Efficienza sotto esame. Tra i dati più sorprendenti nelle statistiche della Real Sociedad in questo punto della stagione, c’è il numero di gol segnati: appena 11 reti in 14 incontri, il che significa che non raggiungono nemmeno un gol per partita. Se confrontiamo con le ultime quattro stagioni, a questo stadio della competizione, la squadra di Imanol aveva già realizzato 25, 19, 19 e 24 gol (dalla stagione 2023-24 alla 2020-21). Questi numeri sono estremamente significativi e parlano chiaro. È importante anche notare che la Real di Imanol segnava con una certa facilità, sempre rispettando un principio fondamentale: il bel gioco. La squadra sapeva giocare, creare occasioni e, alla fine, segnare. Quest’anno, il team è partito in modo incerto, alternando prestazioni brillanti a una serie di partite poco soddisfacenti o addirittura deludenti senza mezzi termini. Non è un segreto che, di solito, un buon gioco porta a ottimi risultati, e la realtà è che questa Real non incarna il calcio di alta qualità, e da qui si cominciano a spiegare le mancanze evidenti di questa formazione. Loro, però, hanno vinto a San Mamés. Non tutto è andato perduto a San Mamés domenica scorsa. Sul campo, la situazione è stata un completo disastro, ma esiste sempre qualcosa di meritevole di essere sottolineato, come il gesto toccante di Elustondo e Sadiq che hanno donato le loro maglie a due bambini dell’Athletic al termine della partita. Non mi stancherò mai di evidenziare gesti di questo genere, che alcuni potrebbero considerare “imperdonabili”, ma che, in realtà, sono assolutamente lodevoli. L’Europa non aspetta. Pochi avrebbero potuto prevedere che, dopo quattro turni di Europa League, la Real Sociedad si sarebbe trovata al di fuori dei ventiquattro posti che consentono di proseguire nel torneo.
Negli ultimi anni, il suo percorso di crescita lo ha portato a ottenere un riconoscimento significativo, ma nel mondo del calcio il passato non conta e l’Europa non si ferma per nessuno. Sconfiggere l’Ajax è diventato un traguardo imperativo.