Il Siviglia posticipa l’Assemblea Generale degli Azionisti al 10 gennaio

Il Sevilla FC ha reso noto che la prossima Assemblea Generale Ordinaria degli Azionisti, durante la quale il consiglio di amministrazione dovrà chiudere l’esercizio 2023-24, subirà un rinvio. Invece di tenersi a dicembre, l’assemblea è stata programmata per il 10 gennaio.

Il consiglio presenterà un bilancio negativo senza precedenti, ammontante a 81,7 milioni di euro di deficit, e sta cercando di allungare i termini a causa della richiesta di una nuova Assemblea Straordinaria da parte del principale azionista, José María del Nido Benavente. Mentre l’ente di governo deve ancora ufficializzare la convocazione dell’assemblea e i temi all’ordine del giorno, si prevede che le due assemblee si svolgano insieme. Il rinvio a gennaio ha generato un certo dibattito, poiché la normativa sulle società di capitale stabilisce chiaramente che le Assemblee Ordinari in cui il consiglio deve rendere conto della propria gestione agli azionisti devono tenersi entro sei mesi dalla chiusura dell’esercizio, che, terminando il 30 giugno, dovrebbe svolgersi prima del 30 dicembre. Tuttavia, il club sostiene che, in via straordinaria, il consiglio abbia la facoltà di posticipare questa scadenza, segnando per la prima volta il rinvio all’anno successivo alla chiusura, ossia al 2025. Questa nuova Assemblea è destinata a suscitare ulteriori polemiche e presenta una novità rispetto alle precedenti, poiché la fusione di azioni effettuata da Del Nido con il suo pacchetto di 30.000 azioni per avere tre consiglieri nel 2018 scadrà il 10 dicembre, il che significa che gli attuali dirigenti non potranno avvalersi di questa possibilità per negare il voto al principale azionista riguardo al punto dell’ordine del giorno relativo alla sostituzione del consiglio di amministrazione, che deve anche rinnovare i propri incarichi al termine del mandato.

Tuttavia, è in essere un accordo tra i principali azionisti che il presidente attuale, Del Nido figlio, e i suoi sostenitori intendono far valere per impedire all’ex presidente di accedere alla direzione del club. Quest’ultimo ha segnalato la presenza di diverse sentenze che vietano esplicitamente la sostituzione del suo voto in base a questo accordo, che Del Nido padre considera invalido. Inoltre, le misure cautelari adottate risultano a lui favorevoli. La situazione si complica ulteriormente poiché la società ha già accumulato due anni consecutivi senza approvare i bilanci né la gestione del consiglio, accumulando oltre 300 milioni di euro di debito in un quadriennio, nonostante la partecipazione in Champions League e la vittoria di due titoli in Europa League (2020 e 2023). Questo stato di cose ha costretto il club a firmare un prestito di 108 milioni di euro per evitare di incorrere in una situazione di liquidazione tecnica.

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