Anoeta punta a vivere un’altra celebrazione, ma questa volta a livello europeo

La Real Sociedad ha bisogno di riconnettersi con se stessa e con i suoi tifosi in vista della finale europea di novembre. Dopo una pesante sconfitta a Bilbao, il team ha subito una battuta d’arresto che ha interrotto un periodo positivo, eccetto per la delusione a Plzen.

Prima di questa, aveva ottenuto una vittoria prestigiosa contro il Barcellona, considerato uno dei migliori club europei. Ora, la squadra deve risollevarsi da questa battuta d’arresto, recuperare la fiducia e le energie, affrontando con determinazione il primo incontro europeo in casa della stagione, nonché il primo dal trionfo contro il Benfica in Champions League della scorsa annata.

Negli ultimi sette incontri in Europa, ha trovato la vittoria solo contro il Benfica; l’ultima vittoria casalinga risale al 3-0 inflitto al modesto Sheriff nell’ottobre 2022. Lo stadio Anoeta auspica di rivivere l’emozione della gara contro il Barcellona e la straordinaria serata con il Benfica, visto che in Europa le soddisfazioni non sono state molte. Questo match è fondamentale nel contesto del torneo e deve essere trattato con la giusta serietà dalla Real, nonostante Imanol abbia cercato di minimizzarne l’importanza. Mancano altre tre partite, ma una sconfitta contro l’Ajax lascerebbe la Real con soli quattro punti su quindici, al di fuori delle zone di qualificazione e con una trasferta a Roma contro la Lazio, capolista, prima di ospitare avversari più abbordabili come PAOK e Dinamo Kiev. L’Ajax si presenta come un avversario difficile; dopo un inizio di stagione complesso, caratterizzato da rinvii e qualche sconfitta, la squadra di Farioli ha trovato il proprio ritmo. Infatti, è imbattuta da 16 partite, incluse due vittorie in rapida successione nei classici olandesi contro PSV e Feyenoord. L’ultima sconfitta risale al 18 agosto, e in Europa si trova al secondo posto con dieci punti, vantando un’impressionante differenza reti di 13-1.

Il club ha ottenuto vittorie schiaccianti, battendo il Maccabi Tel Aviv con un netto 5-0, il Besiktas con un 4-0 e il Qarabag con un 0-3, mentre ha pareggiato solo con lo Slavia Praga (1-1), in una partita dove hanno finito in inferiorità numerica. Imanol ha diverse opzioni in tutti i ruoli, tranne in attacco, dove Sadiq è assente e Oskarsson è infortunato. Rimane da vedere se l’allenatore punterà su nuovi giocatori per dare freschezza, come dichiarato in precedenza, o se continuerà a schierare gli stessi undici di sempre, nonostante la recente prestazione deludente nel derby. È probabile che Brais Méndez torni titolare dopo aver fatto panchina all’ultima partita a San Mamés. In difesa potrebbero esserci modifiche, principalmente sugli esterni, con Aramburu che potrebbe riposare a favore di Aritz e Aihen che potrebbe prendere il posto di Javi López, come accaduto contro il Barça. Zubeldia e Aguerd sono giocatori fondamentali, mentre Pacheco avrà una possibilità solo se non ci saranno rotazioni tra i terzini. Zubimendi e Brais stanno cercando un terzo compagno di centrocampo. Non è comune avere Sucic e Sergio Gómez in panchina contemporaneamente, quindi Turrientes potrebbe avere la sua chance. Tuttavia, il croato sembra avvantaggiato, dato che Gómez potrebbe essere utilizzato in attacco. Oyarzabal, nonostante abbia giocato tutta la partita di domenica, è considerato un elemento chiave in attacco, fungendo da “prolungamento dell’allenatore” in campo per evitare polemiche relative a una sua possibile esclusione. Kubo, che è stato sostituito prematuramente a San Mamés, è in corsa per un posto da titolare. Becker e Sergio Gómez si contendono la fascia sinistra, mentre Barrene ha meno possibilità dopo aver collezionato due presenze da titolare in rapida successione.

Indipendentemente da chi scende in campo, la Real ha bisogno di performare e ottenere successi. È giunto il momento di accumulare trionfi tra le mura amiche in Europa.

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