Iñaki Williams indossa il numero 9 nell’Athletic Club. L’attaccante di Bilbao è alla sua undicesima stagione con la squadra, la settima con questo numero sulla schiena. Ha esordito con il numero 30, in una partita in cui Valverde lo schierò titolare contro il Córdoba, ma fu sostituito all’intervallo.
Nella stagione successiva indossò il numero 15, mentre nei due anni seguenti scelse il numero 11. Dopo la partenza di Kike Sola, Williams passò al 9, un numero che potrebbe accompagnarlo fino alla fine della sua carriera con i leoni. Anche se non posso definire con certezza che diventerà un “One club man”, specialmente dopo quanto accaduto a Iker Muniain, Iñaki spera vivamente in questo. Sarà interessante vedere come si evolverà la situazione. Personalmente, fatico ad immaginare il maggiore dei Williams in un’altra squadra, e non riesco a concepire un numero diverso dal 9 in Athletic.
La sua crescita all’interno del club è notevole, tanto sul piano calcistico quanto su quello personale. Rispetto a tre stagioni fa, è sicuramente un calciatore migliore, con numeri e prestazioni che lo dimostrano. È diventato un punto di riferimento per la squadra, grazie al suo impegno e alle sue dichiarazioni. Il gruppo ha perso leader importanti come Muniain e Raúl García, ma nuovi giocatori, come Williams, stanno sicuramente raccogliendo il testimone.
Passando a una questione interessante, come direbbe il grande Joaquín Caparrós prima di un’intervista: quale calciatore dell’Athletic vi fa pensare al numero 9? Un tema di dibattito stimolante con diversi riferimenti storici. Penso che, tra qualche anno, quando Iñaki Williams deciderà di appendere gli scarpini al chiodo, che spero avvenga tra molto tempo, finirò per avere una preferenza per il calciatore ghanese. Ma al momento, il mio pensiero va a Cuco Ziganda, che con il suo stile mi ha sempre colpito. È vero che ho un legame speciale con la squadra di Jupp Heynckes (Urrutia, Eskurza, Guerrero), ma Cuco rappresenta per me il vero numero 9, un attaccante puro e instancabile.
Con qualsiasi parte del corpo, che sia la testa, il piede o il ginocchio, l’importante è segnare. Per me, un attaccante deve concretizzare: è questo ciò che significa essere un nove. Fernando Llorente è indubbiamente uno dei grandi giocatori ad aver indossato il numero nove con il Athletic. Le sue prestazioni, insieme ai suoi goal, alcuni dei quali fondamentali come nella semifinale di Europa League, meritano di essere sottolineati. Altri calciatori del club che hanno avuto l’onore di indossare questa maglia includono il mitico Telmo Zarra, considerato un simbolo della storia del club; Carlos Ruiz, il quale non ha ricevuto il ‘Pichichi’ nella sua annata; e altri attaccanti come Manu Sarabia, Julio Salinas e Santi Ezquerro. È interessante notare che ci sono stati tanti attaccanti storici dell’Athletic che non hanno mai portato il numero 9: come Aduriz, Urzaiz, Etxeberria, Dani e Fidel Uriarte. Riguardo a Iñaki e Nico Williams, chi è davvero il fratello maggiore? Credo che siano pari, ma è naturale che nel club, come in famiglia, il più grande debba avere sempre una posizione di rispetto. È evidente il legame speciale che unisce i due; la presenza di Iñaki è cruciale per assicurare che Nico rimanga con il club, almeno per un’altra stagione, nonostante il contratto che scade nel 2027. Anche se non riuscì a segnare contro la Real Sociedad, non ne ebbe bisogno, dato che Oihan Sancet intervenne con un gol. Speriamo che possa riusci a ispirare anche il fratello minore per un futuro lungo all’interno della squadra. Non sarà semplice.
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