Il 20 novembre 2011, poco più di tredici anni fa, l’Athletic di Bielsa diede una straordinaria performance calcistica allo stadio Sánchez Pizjuán contro il Sevilla di Marcelino. Quella domenica, i Leoni ottennero una vittoria per 2-1, ma la differenza tra le due squadre in campo era nettamente superiore.
È significativo notare che anche i tifosi del Sevilla applaudirono in piedi in segno di rispetto verso l’Athletic. Il tecnico attuale del Rayo Vallecano, Iñigo Pérez, fu titolare in quell’undici che offrì una vera e propria lezione di calcio sul terreno di gioco di Siviglia.
Il giocatore navarrese occupò la posizione di centrocampista in un undici iniziale composto da Iraizoz, Iraola, San José, Javi Martínez, Aurtenetxe, De Marcos, Susaeta, Ander Herrera, Muniain e Llorente. Dopo l’intervallo, Gabilondo, Toquero e Jonás Ramalho, che sostituì proprio l’attuale allenatore del Rayo, entrarono in campo per avere la loro chance. Inizialmente, Bielsa non considerava Iñigo Pérez tra i suoi uomini. Tuttavia, il suo modo di allenarsi e la sua attitudine giocarono un ruolo decisivo nel cambiare l’opinione del tecnico rosarino. C’era un motivo dietro a questo. La carriera di Pérez come allenatore del Rayo iniziò come assistente di Iraola, ma ora guida la squadra da primo allenatore a soli 36 anni. C’è una ragione per questo.