L’Atlético de Madrid ha trionfato contro il Real Valladolid con un netto 0-5 allo stadio Zorrilla, guadagnandosi così il secondo posto in classifica, a sole due lunghezze dalla capolista, il Barcellona. Da non dimenticare, però, che il Real Madrid occupa la terza posizione e, vincendo le due partite che deve recuperare (una domenica contro il Getafe e una rinviata a Mestalla), potrebbe balzare al primo posto.
La squadra allenata da Simeone ha concluso una settimana e un mese eccezionali dal punto di vista delle prestazioni, ottenendo questo fondamentale successo a Valladolid, evento che ha portato alla revoca del tecnico locale, Pezzolano, e a manifestazioni di protesta da parte dei tifosi blanquivioletas verso la dirigenza.
L’Atlético sta vivendo un momento d’oro e ha eguagliato due record: uno risalente al 2012 e l’altro addirittura al 1965, come riportato da Pedro Martín, della Cope. Il primo riguarda la serie di cinque vittorie consecutive in trasferta (Vic, PSG, Mallorca, Sparta Praga e Valladolid). Tra settembre e ottobre 2012, il club madrileno aveva sconfitto in trasferta Hapoel, Betis, Espanyol, Real Sociedad e Jaén. Dopo dodici anni, ha pareggiato questa striscia e ha l’opportunità di migliorarla giovedì, affrontando il Cacereño al Príncipe Felipe nella seconda fase della Copa del Rey. La prossima partita di campionato si giocherà a Barcellona. Il secondo record riguardante i gol è stato stabilito in queste ultime due partite: l’Atlético ha vinto 0-6 contro il Sparta di Praga e poi 0-5 contro il Valladolid, segnando undici reti in due match consecutivi, un evento che non si verificava dal giugno 1965. Inoltre, l’Atlético affronterà la Real Sociedad in semifinale della Copa del Rey.
Nella partita di andata al Metropolitano, la squadra guidata da Otto Bumbel ha ottenuto una vittoria sorprendente con un punteggio di 8-1, con reti di Collar, Adelardo (due gol), Glaría (due gol) e Cardona (tre gol) per gli atletici. Nel match di ritorno ad Atocha, si è concluso con un pareggio di 3-3, grazie a due gol di Jones e uno di Collar, che ha permesso il passaggio alla finale. Questa è stata vinta una settimana dopo contro il Zaragoza allo stadio Santiago Bernabéu, con un gol decisivo di Cardona che ha fissato il risultato a 1-0.