Mikel Oyarzabal ha scritto un nuovo capitolo della sua carriera domenica scorsa ad Anoeta contro il Betis. Per un giocatore iconico come lui, con il percorso che ha intrapreso, raggiungere un traguardo così straordinario di gol non può certamente essere considerato un evento isolato.
In realtà, il capitano della Real Sociedad rappresenta una figura centrale nella recente storia del club. Con il suo ingresso nel limitato gruppo di attaccanti che hanno siglato 100 reti con la maglia biancoblù, ora è uno degli otto, insieme a leggende come Satrus, López Ufarte e autres.
È iniziato il conto alla rovescia per arrivare a quota 150, scalando così le classifiche storiche, con l’ambizione di superare il mitico Jesús Mari Satrustegui, che conta 162 gol. Attualmente, Oyarzabal occupa il quarto posto nella classifica dei marcatori della Liga, con 79 reti, ed è il primo del XXI secolo, davanti a Agirretxe.
Un attaccante instancabile
Nel corso delle ultime dieci stagioni, non ha mai smesso di segnare e dare il suo contributo. Ha iniziato a mettere nel segno i suoi primi gol a Cornellà otto anni e mezzo fa, all’età di 18 anni. A parte i primi due anni e la stagione 22-23, caratterizzata da un infortunio, ha realizzato almeno 13 reti in ognuna delle sue annate. Eccellente tiratore di rigori, ha trasformato 31 penalty. Sebbene abbia pianto per aver sbagliato nel finale di Supercoppa e in semifinale di Coppa contro il Mallorca, è rimasto l’eroe della finale a La Cartuja. Ha collezionato 13 doppiette e ha segnato in 87 partite differenti, contribuendo ai 362 gol messi a referto con la Real Sociedad. Ha trovato la rete in tutti i tornei ai quali ha partecipato, debuttando in Europa nel 2017 in Macedonia contro il Vardar e segnando in Champions League lo scorso anno a Salisburgo.
Le sue squadre preferite sono il Celta e l’Athletic, a cui ha segnato otto reti ciascuna, e recentemente ha aggiunto il Betis come quarto nella sua personale classifica, con sei gol. Ha trovato il bersaglio contro tutte le squadre attualmente in Primera, per un totale di 34 avversari. Solo il Málaga, il Sporting e il Deportivo sono riusciti a tenerlo a secco nella massima serie spagnola, in particolare gli andalusi, contro i quali ha disputato sei incontri. In totale, sono 22 i club ai quali non è riuscito a segnare, tra cui alcune formazioni minori come il Becerril o il Lleida, che è stato eliminato, oltre a squadre europee come il Maccabi Tel Aviv e il PSG.
Un Oyarzabal rinnovato
Il capitano della Real Sociedad ha subito un brutto colpo a marzo del 2022. Durante un allenamento ha riportato la rottura del legamento crociato anteriore, rimanendo fermo per oltre nove mesi, con complicazioni e infortuni lungo il percorso. Il suo ritorno in campo risale al 31 dicembre, in una partita contro l’Osasuna, accolto da una calorosa ovazione ad Anoeta. Ha segnato il suo primo gol qualche settimana dopo in un derby contro l’Athletic. Sta trovando molte difficoltà a riprendere il suo livello, e potrebbe non riuscirci mai pienamente. Oggi è un Oyarzabal diverso, con meno potenza e velocità, ma con lo stesso spirito di sacrificio. Ha assunto un ruolo più avanzato, con Imanol a proteggerlo, risolvendo alcune problematiche per la squadra. Sta lentamente tornando a giocare sulla fascia e ha già disputato ottime partite. lungo il cammino ha conquistato un’europeo segnando nella finale, ha avuto prestazioni brillanti in Champions contro Benfica, Salisburgo e Inter e ha realizzato 21 gol in 90 partite con la Real. Sebbene segni con maggiore difficoltà, continua a trovare la rete e lo farà finché vorrà.