Il Rayo Vallecano deve uscire al più presto dalla situazione difficile in cui si trova. Questo fine settimana, la squadra affronterà un altro club in crisi: il Valencia. I giocatori di Baraja accolgono la formazione madrilena con la speranza di conquistare nuovamente i tre punti a Mestalla, un risultato che l’allenatore Íñigo Pérez cercherà di evitare.
Prima della partenza verso Valencia, il tecnico ha comunicato che “solo Pelayo e RdT non sono disponibili”. Ha aggiunto che “la squadra sta bene nonostante la sequenza di partite. Le prestazioni sono elevate”. Inoltre, ha commentato la situazione del Valencia: “Stanno attraversando un momento difficile in classifica, ma nelle ultime gare stanno migliorando, non si arrenderanno.
Cercheranno di raggiungere i loro obiettivi e dispongono di calciatori di alto livello per farlo”. Indubbiamente, il Valencia lotta per le stesse aspirazioni del Rayo Vallecano. Per questo motivo, Íñigo ritiene che non ci si debba concentrare troppo sui calcoli, poiché battere rivali diretti ha un doppio valore. Pertanto, i madrileni sono costretti a portare a casa la vittoria a Mestalla, dato che la loro posizione in classifica non consente errori. James è partito titolare in Coppa, ma non ha brillato più degli altri. Il tecnico ha commentato: “Quando la squadra non gira, non molti possono emergere”, per poi elogiare i suoi giocatori: “Nella seconda metà li ho visti meglio tutti, incluso James. Deve continuare a impegnarsi come sta facendo e darci il suo contributo quando entra in campo”, ha dichiarato. Infine, una delle criticità del Rayo Vallecano è rappresentata dalle frequenti disconnessioni durante le partite. “Concordo sul fatto che abbiamo alcuni blackout, ma bisogna distinguere tra quanto ci è accaduto contro il Barcellona e contro l’Athletic”.
“Le partite sono state ben giocate, ma il carico fisico e l’ingresso di Olmo e Sancet ci hanno penalizzati notevolmente,” ha osservato l’allenatore navarro. Ha poi aggiunto che “situazioni come quella di Siviglia e Salamanca sono diverse, poiché sono maggiormente influenzate dalla confusione. “Con quegli andamenti, noi riusciamo a essere precisi, poiché è così che ci alleniamo,” ha concluso.