Non è tanto il cosa, quanto il come

La situazione del Girona inizia a suscitare preoccupazioni significative. Oltre al fatto che il campo di Son Moix continua a rappresentare una sfida insormontabile per i catalani e che anche i ‘dimonis’ hanno avuto successo durante le festività, la squadra appare irriconoscibile in vari aspetti del suo gioco.

È normale perdere, sbagliare o avere una giornata storta, ma ciò che preoccupa è il ripetersi di certe problematiche, specialmente per chi non ha avuto fortuna. Tuttavia, la questione riguardante il Girona non si limita più al cosa, ma al come. Míchel tende a prendersi tutta la responsabilità per le prestazioni dei suoi giocatori e, come ogni allenatore, commette errori, ma non si ha l’impressione – anzi, è lontano dalla realtà – che queste mancanze derivino da un approccio tattico o da direttive del suo staff.

Questa sensazione è emersa anche nel match in terra baleare. È accaduto già in Coppa contro una squadra di Tercera Federation, è avvenuto in Champions League contro il Sturm Graz, e si è ripetuto in altre occasioni in cui il risultato non era favorevole. La squadra fatica a creare situazioni pericolose. Contro i baleari, si è trattato della seconda volta in questa stagione, entrambe a dieci giorni di distanza, in cui il Girona aveva un uomo in più sin dal primo tempo. Eppure, nemmeno in queste circostanze si è visto un chiaro predominio in attacco. Pur avendo il dominio della partita, questo appare illusorio. Il ‘cosa’ ha la sua importanza, con variabili che potrebbero portare a una sconfitta sfortunata o a un periodo negativo, ma il problema è più profondo. Qui entra in gioco il ‘come’. Con un uomo in più, la qualità dei giocatori e le risorse disponibili, mancano connessione, intensità e capacità di minacciare buona parte degli avversari. Tuttavia, il problema principale per il Girona e i suoi tifosi non è solo questo, ma l’espressione del suo allenatore. Míchel è apparso frustrato e deluso in modo raramente visto, consapevole della gravità della situazione.

Quella è la vera preoccupazione.

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