Passo dopo passo, partita dopo partita, si confermano le aspettative che molti di noi avevano a fine estate riguardo a un altro anno di successi. L’intero mondo Athletic ha vissuto un’importante iniezione di fiducia quando il Barcellona, in grave difficoltà economica, non è riuscito a ingaggiare uno dei nostri talenti più promettenti.
Questo ha evitato un notevole indebolimento di un progetto che già si conferma vincente. È un vero piacere vedere i nostri ragazzi esprimere determinazione, ambizione e qualità in tutta Europa. Sebbene il cammino sia appena iniziato, le prospettive sono estremamente positive.
Non sappiamo cosa accadrà a marzo, periodo in cui si giocheranno davvero le partite decisive, ma ricordando dal 2012 che è in primavera che si deve chiudere il lavoro, l’entusiasmo è alle stelle. Alcuni hanno addirittura fissato obiettivi che un’analisi ragionata scartarebbe. In momenti di entusiasmo, è facile perdere di vista la realtà. La lotta per il quarto, quinto e sesto posto sembra possibile, anche se ci sono livelli più logici di altri. Cosa aspettarsi? Un sesto posto sarebbe l’ideale per tornare in Europa. Il quarto e oltre, tuttavia, sono improbabili e sembrano più una reazione emotiva che una valutazione razionale… Purtroppo, il calcio moderno premia e si adatta ad altri modelli. Siamo consapevoli di questo. Le vittorie consecutive e le giornate senza sconfitta sono evidenti. Anche se è chiaro che la serie si interromperà a un certo punto, è difficile prevedere dove avverrà. Vitoria, Pamplona e Logroño sono all’orizzonte e, pur riconoscendo che abbassare la guardia potrebbe essere l’inizio della sconfitta, sono palcoscenici dove tentare di prolungare questo periodo positivo. Un Alavés in crisi, che ha già cambiato allenatore in modo discutibile per molti, ci aspetta nel dopopranzo di domenica. Hanno totalizzato solo due punti nelle ultime quattro partite prima di affrontare i nostri leoni.
Coudet ha tenido poco tiempo para implementar sus ideas en el campo, mientras que Valverde parece estar en su mejor forma. Aparte de contar con un plantel sobresaliente en varias temporadas, ha sabido manejar las rotaciones y los descansos de sus jugadores de manera excepcional. La posible ausencia de Nico por uno o dos partidos no se considera un problema, sino más bien una oportunidad para dar paso a Berenguer, quien está destacando, a la vez que se le reduce el tiempo de juego al menor de los Williams. Sin temor alguno. ¿Aún no contamos con uno de los porteros más destacados del mundo en su mejor estado? No hay de qué preocuparse, ya que su reemplazo está cumpliendo con creces. El momento de Unai llegará, sin duda. Este equipo está empezando a adquirir una mentalidad ganadora. Esto no significa que tengamos asegurados los trofeos, pero el hecho de que el éxito y la mejora en la autoexigencia ya no sean tabúes es significativo. Pasando a octavos de final casi asegurados en Europa, probablemente también en la Copa, y en la cuarta posición en Liga. No se puede pedir más en este punto. Eskerrik asko, y sigamos ‘a lo bajini’. Si todo sigue su curso, nos veremos aquí en siete días.