La risposta a questa domanda, tanto comune nei dibattiti calcistici, suscita certamente molte opinioni diverse. Fuori dalla sfera dell’Athletic, pare chiaro quale sarebbe il consenso predominante. All’interno del club, però, la situazione risulta meno semplice. Le statistiche parlano chiaro.
L’ascesa di Nico Williams è impressionante. La sua apparizione nel calcio professionistico ha sorpreso più gli esterni che i tifosi del club. L’attaccante navarrese mostrava già il suo potenziale nelle giovanili dell’Athletic, anche se nel frattempo tanti talenti catalogati un tempo come “gemme di Lezama” sono stati dimenticati.
Non è il caso di Nico. Recentemente, per esempio, il tecnico portoghese José Mourinho ha affermato che, se avesse dovuto scegliere tra l’esterno dell’Athletic e Lamine Yamal, avrebbe optato per il primo. Resta da vedere, comunque, quale sarebbe stata la sua posizione se avesse dovuto affrontare il Barcellona invece del Fenerbahçe.
In ogni caso, mentre Nico Williams è stato riconosciuto come il quindicesimo miglior giocatore del mondo in questo anno che volge al termine, il 2024 non è stato affatto negativo per suo fratello Iñaki. Anche se attualmente è il secondo capitano della squadra, non ha brillato con la selezione ghanese allo stesso modo in cui fa con il club. Dalla lontananza, sembra che al centravanti bilbaino manchi il sostegno dei compagni, proprio come accadeva nei suoi primi anni. E se si tratta di scegliere tra Nico e Iñaki? Gli appassionati dell’Athletic non hanno dubbi: entrambi. La vera sfida si presenta se si è costretti a propendere per uno solo.
Dopo aver osservato le esperienze accumulatesi nel corso delle dieci stagioni come leone, appare chiaro che quasi tutti gli allenatori che si sono susseguiti sulla panchina di San Mamés hanno sempre beneficiato del contributo del maggiore. Questo ha garantito stabilità e buone prestazioni per la squadra. La situazione di Nico si colloca su un piano differente.