Il match tra Valladolid e Valencia dello scorso venerdì ha portato non solo a dei momenti di tensione all’interno degli spogliatoi, già riportati su MD, ma ha anche segnato la prima revisione VAR della giornata. Al minuto 76, con il Valladolid in vantaggio 1-0, che si è rivelato essere il punteggio finale, si è verificato un episodio che ha coinvolto Latasa e César Tárrega.
Inizialmente, l’arbitro Ortiz Arias aveva estratto un cartellino giallo. Tuttavia, è poi giunta una chiamata dalla sala VOR di Carlos del Cerro: “Miguel Ángel, ti consiglio di rivedere l’azione per un possibile cartellino rosso per comportamento violento”. Ortiz ha risposto: “Va bene, grazie”.
Quando Ortiz Arias ha raggiunto il monitor, ha chiesto a tutti di mantenere le distanze dall’area di revisione. Nel frattempo, Carlos del Cerro lo ha avvisato: “Ti mostrerò prima la meccanica dell’azione, poi ti fornirò l’intensità, d’accordo?”. Ortiz ha cercato di mantenere la calma tra le panchine: “Per favore, sedetevi, sedetevi. Carlos, sono davanti allo schermo”. Del Cerro ha continuato: “Questa è la dinamica dell’azione e ora te la mostrerò con maggiore intensità, d’accordo?”. Ortiz ha risposto: “Va bene, mostramela in tempo reale per favore”. Subito dopo ha aggiunto: “Va bene, alza il gomito chiaramente e colpisce direttamente il petto, giusto? Ok, colpendolo con il gomito”. Alla fine ha dichiarato: “Ho preso la mia decisione, annullerò il giallo e espellerò il giocatore, va bene?”. Ora si attende di vedere quale decisione prenderà il Comitato di Disciplina in base al referto arbitrale, che specifica che l’attaccante del Valladolid è stato espulso “per aver colpito con il gomito il petto di un avversario con uso eccessivo di forza”.
Nel migliore dei casi, questo potrebbe essere classificato come violenza nel gioco ai sensi dell’articolo 130, che prevederebbe una pena che va da uno a tre turni di squalifica. Ai sensi di questo articolo, si конкретizza che “un’azione violenta in occasione di una partita, a patto che non porti a conseguenze dannose ma comporti comunque rischio, può essere punita con una sospensione di uno a tre incontri o per un massimo di un mese.” Inoltre, fortunatamente il contatto è avvenuto durante una normale disputa per il pallone. Di solito, si attende una squalifica per un solo match, e solo in scenari estremi si potrebbe arrivare a due partite di sospensione.