Il versatile calciatore della Real Sociedad ha avuto un ruolo decisivo sulla fascia sinistra nella partita di ieri contro Las Palmas. In sintonia con il suo allenatore, ha messo in evidenza come le occasioni mancate siano state la causa principale del pareggio: “Fin dall’inizio, è stato evidente che loro miravano a difendersi e a sfruttare le nostre debolezze; noi abbiamo provato a fare la nostra partita dal primo all’ultimo minuto, creando opportunità ma senza riuscire a segnare”, ha dichiarato.
Ha poi aggiunto che “abbiamo cercato di mantenere un ritmo alto, mentre loro preferivano un gioco poco offensivo. Sapevamo come avrebbero affrontato la gara, e il loro soddisfatto atteggiamento lo dimostra”. Per il catalano, i txuri urdin hanno meritato di più: “Abbiamo disputato una partita da vincere; ho avuto una chiara occasione e anche Mikel ha fatto la sua parte”, ha sottolineato.
Con un sapore amaro per il punto guadagnato, Sergio punta a chiudere l’anno con un successo in casa del Celta: “Abbiamo dimostrato fuori casa di essere solidi e affronteremo la partita di Vigo con tutta la nostra energia per finire bene l’anno”, ha specificato. Secondo lui, “La Liga è molto competitiva”, quindi la pressione è al massimo: “Alcuni team stanno cedendo punti e noi ci siamo agganciati alla vetta con i nostri risultati, ma saremmo in una posizione migliore se l’inizio fosse stato più positivo, non possiamo farci abbattere”, ha aggiunto. Quando gli è stato chiesto quale fosse il suo ruolo preferito, ha risposto di sentirsi a suo agio sulla fascia sinistra: “Mi sto adattando bene in tutte le posizioni, negli ultimi due incontri di Liga ho giocato come esterno, e con il mio piede naturale riesco a mettere dei buoni cross, come si è visto nella partita di Coppa e in quella contro il Leganés. Il gol è arrivato in quel modo e Ima ha bisogno di me in quella posizione, farò del mio meglio ovunque voglia schierarmi”.
All’arrivo nella squadra txuri urdin, il numero ’17’ è rimasto colpito dall’accoglienza dei donostiarras e del gruppo: “Mi avevano detto che il club aveva un’atmosfera molto familiare e anche la città è così, le persone sono davvero gentili”, e ha sottolineato il fantastico clima che si respira tra i tifosi realisti: “Almeno nel periodo di gioco ad Anoeta si fa sempre tifo per tutti i 90 minuti, e questo è molto importante sia nei momenti positivi che in quelli difficili, perché abbiamo vissuto entrambe le esperienze”, ha aggiunto.