Il nuovo stadio Villamarín non si configurarà come una replica del Bernabéu

In risposta alle lamentele di diverse associazioni di residenti nella zona di Heliópolis, Ángel Haro, presidente del Real Betis, ha affermato martedì che “desideriamo ascoltare tutte le comunità, ma non possiamo accettare critiche basate su false informazioni”. Haro ha parlato del progetto di ristrutturazione dello stadio Benito Villamarín, i cui lavori inizieranno al termine della stagione attuale e costringeranno la squadra a giocare per due anni nello Stadio della Cartuja.

Durante l’assemblea degli azionisti, Haro ha affrontato le preoccupazioni espresse dai residenti riguardo ai potenziali disagi causati dall’attività dello stadio. Ha chiarito: “Il nuovo Villamarín non sarà un secondo Bernabéu. Non avrà un prato retrattile e in caso di eventi importanti, si tratterà al massimo di due o tre concerti a giugno.

Le attività nell’edificio adiacente includeranno un hotel, una clinica e un centro salute dedicato al benessere, che saranno i principali punti di interesse attorno allo stadio. Nessuna di queste attività comporterà il flusso di persone tipico di un centro commerciale, che era una delle preoccupazioni dei residenti. La nuova progettazione migliorerebbe l’evacuazione dello stadio e arricchirà l’offerta di intrattenimento, con uscite più graduali che contribuiranno a una maggiore sicurezza. Vogliamo ascoltare tutte le voci, ma non possiamo tollerare affermazioni false”, ha aggiunto Haro. Inoltre, il presidente ha fornito ulteriori dettagli sulla disposizione dei posti nel nuovo stadio: “Ci sarà un 6% di posti Premium, il che genererà il 20% dei ricavi, permettendo di mantenere prezzi contenuti per il resto dei biglietti. I 56.400 posti restanti saranno progettati per garantire un’esperienza più confortevole. Il tutto è stato pensato con il Betis e i tifosi del Betis in mente”.

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