Il Comitato Disciplinare ha deciso di infliggere a Latasa una squalifica di due partite per la sua espulsione durante l’incontro di venerdì scorso contro il Valencia, insieme a una multa simbolica per gli episodi verificatisi negli spogliatoi, come riportato dall’arbitro Ortiz Arias al termine della partita.
Come abbiamo già menzionato in MD, il fischietto madrileno aveva annotato che “al termine del match, mentre ci dirigevamo verso il nostro spogliatoio, a pochi passi da esso, siamo stati avvicinati da tre membri del club locale. Uno di questi si è rivolto ai miei assistenti in modo aggressivo e intimidatorio, mettendo in discussione il loro operato”.
Successivamente, quando è intervenuta la polizia, abbiamo chiesto di identificare tale persona, che si è rivelata essere Elías Mendes Trindade, descritto dal delegato di campo come una figura impegnata nel scouting o nell’analisi. In aggiunta, il rapporto riportava che “mentre tutto ciò accadeva, ho ricevuto l’attenzione di Domingo Catoira, che si è presentato come Direttore Sportivo del club. Questa persona si è avvicinata alla porta del mio spogliatoio, esigendo chiarimenti sul mio operato in modo intimidatorio”. L’arbitro ha evidenziato che “tutti gli eventi menzionati si sono verificati senza la presenza di alcun agente di sicurezza”. Non sono stati segnalati solo questi due eventi, ma anche la condotta dei raccattapalle: “Nel minuto 34, constatando che i raccattapalle non stavano svolgendo correttamente il loro compito, ho avvisato il delegato di campo. Non vedendo cambiamenti, ho nuovamente fatto una segnalazione al delegato durante l’intervallo affinché svolgessero adeguatamente le loro funzioni”.
Al minuto 65, al notar que la situación no se había resuelto, tuve que informar al delegado de campo que retirara a todos los recogepelotas, con el fin de que el partido se alargara. Esta acción resultará en una sanción económica para el club. El organismo de disciplina ha decidido imponer una multa al club por “el incumplimiento de las obligaciones inherentes a la organización de los encuentros”. En su resolución, argumentan lo siguiente: “Considerando el apartado 2.C del acta arbitral del mencionado partido, se trata de una persona cuya relación y funciones no se encuentran estrictamente dentro del ámbito de aplicación del régimen disciplinario de la RFEF y, por lo tanto, de este Comité de Disciplina. Esto no impide que se considere que ha habido una violación del artículo 132 del Código Disciplinario de la RFEF, dado que no se cumplieron los deberes relacionados con la organización de los partidos y, en última instancia, no se tomó la precaución necesaria para prevenir el incidente inadecuado que se señala en el acta arbitral. Por estas razones, se impone al Real Valladolid CF una multa de 300 euros”. Por lo tanto, no hay una sanción directa para las dos personas implicadas en los incidentes, solo una leve multa de 300 euros, lo que representa un grado medio de penalización del artículo, que tiene un máximo de 602 euros.
