Quale calciatore dell’Athletic ti viene in mente quando pensi al numero di maglia 12?

Gorka Guruzeta indossa la maglia numero 12 nell’Athletic. L’attaccante di Bilbao, come riportato dal sito ufficiale del club, è alla sua terza stagione da quando è tornato dall’Amorebieta. Originario di Donostia, ha esordito con la prima squadra indossando il numero 30, segnando in quell’occasione il suo primo gol con la maglia rossonera.

È stata un’autentica prodezza con un colpo di testa nella partita di Coppa contro il Sevilla al Pizjuán. Dopo la sua apparizione iniziale, è tornato nelle giovanili e ha avuto esperienze a Sabadell e Amorebieta, dove con il numero 24 ha realizzato reti che hanno convinto il club di Ibaigane a puntare nuovamente su di lui.

Ha scelto il numero 12, lasciato libero da Dani Vivian, e da allora ha mantenuto questo numero per tre stagioni. Chissà, forse un giorno potrebbe desiderare di indossare il numero 9, tipico degli attaccanti. Con Iñaki Williams ancora in gioco, è probabile che Guruzeta sia felice della situazione. Infatti, ha utilizzato il numero 12 solo in rare occasioni.

Ora, parliamo del tema: chi assocereste al numero 12 dell’Athletic? È stata una scelta difficile, visto che normalmente questo numero ha un forte legame con i tifosi. In alcune squadre, come il Feyenoord o il Fenerbahçe, non viene neppure adottato per la stessa ragione. I rituali dei tifosi turchi, che coinvolgono i giocatori durante il riscaldamento, sono decisamente affascinanti. In Argentina, i sostenitori sono noti come “la 12”, in particolare nel River Plate, a causa di un tragico evento durante una partita contro il Boca nel 1968, quando un’onda di folla causò la morte di oltre 70 persone, per lo più bambini, all’uscita 12 del Monumental.

Tornando al tema, il primo giocatore con il numero 12 che mi è venuto in mente è stato Carlos García. Questo atleta di Durango ha indossato la maglia per sei anni, fornendo prestazioni che forse non sono state sempre adeguatamente apprezzate. Nel suo curriculum resterà il ricordo di aver segnato contro un Milan leggendario guidato da Capello e contro la nazionale brasiliana, campione del mondo per ben quattro volte. Mari Lacruz ha poi preso il suo posto e ricordo bene il navarro con quel numero. Alcuni giocatori della squadra attuale, come Yuri Berchiche, Berenguer e Vivian, hanno fatto il loro esordio indossando il 12. Anche portieri come Kike Burgos, Patxi Iru, Lobato e Meléndez hanno giocato con questo numero. Unai Bustinza ha disputato una finale di Coppa con il 12, famosa per la ‘lambretta’ di Neymar. Altri calciatori che hanno indossato quel numero nell’Athletic includono Nuñez e Gaizka Larrazabal.

Quest’anno si sente la mancanza dei gol di ‘Gurugol’. Attualmente ha realizzato quattro reti in campionato, ma la scorsa stagione ha totalizzato 14 gol, un’annata eccezionale. Oltre ai gol, il suo apporto in attacco è fondamentale, specialmente per i Williams che beneficiano delle sue giocate. La concorrenza per il donostiarra è aumentata con l’arrivo di Berenguer e Unai Gómez, ma non vedo bene la posizione di Unai Bustinza in quel contesto. Potrebbe essere una risorsa utile nella seconda metà della partita, ma non penso possa rientrare nei piani iniziali. Ogni forma di competizione è benvenuta affinché ‘Gurugol’ possa tornare a fare gol. Ci vediamo l’anno prossimo. Tanti auguri e felice anno nuovo! Non sarà una questione da poco.

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