Era solo una questione di tempo. Il Valencia, attualmente penultimo nella classifica di LaLiga EA Sports con un totale di 12 punti in 17 partite, ha annunciato ufficialmente la separazione dal suo allenatore, Rubén Baraja. “Il Valencia CF ha deciso di terminare l’avventura di Rubén Baraja alla guida della prima squadra.
Il Club desidera esprimere pubblicamente la propria gratitudine per la passione, la dedizione e l’impegno dimostrati da lui dal primo all’ultimo giorno”, si legge nel comunicato della società, che considera Baraja una delle figure storiche del club. Nonostante il supporto manifestato giovedì scorso dalla presidente LayHoon Chan, che si era pronunciata a favore di Baraja, il club ha cambiato rotta a seguito del pareggio contro l’Alavés e dei cori “Pipo, vete ya” uditi a Mestalla.
Infatti, mentre Chan e Javier Solís, il direttore corporate del Valencia, avevano negato un interesse nel mercato degli allenatori, il club ha contattato più volte Quique Sánchez Flores per sondare la sua disponibilità. Quique, che ha già allenato il Valencia tra il 2005 e il 2007, è attualmente il principale candidato per una panchina che necessita di un forte leader per affrontare una situazione critica che potrebbe far vivere al Valencia le festività natalizie in zona retrocessione per la prima volta dal 1982. Tuttavia, affinché Quique accetti l’incarico, il Valencia dovrà garantirgli che interverrà nel mercato dei trasferimenti, poiché le sue richieste non riguardano tanto l’aspetto economico, quanto piuttosto la sicurezza di un ambiente adeguato, dopo aver vissuto difficoltà con diversi infortuni e un Rafa Mir assente durante il suo periodo al Siviglia.
La situazione economica del Valencia, già gravemente compromessa, si aggrava ulteriormente a causa della mancanza di investimenti da parte di Peter Lim. Questo porta a considerare ogni possibilità, come dimostrò nel 2015 con la scelta di Gary Neville, un tecnico inesperto che, senza esperienza specifica, contribuì a una crisi ulteriormente profonda per la squadra, solo evitata grazie all’intervento di Pako Ayestarán. La partenza di Baraja era oramai inevitabile; egli stesso era consapevole della sua fragilità interna da tempo, visto che nessuno degli esecutivi, che in passato avevano elogiato il reparto giocatori, l’ha sostenuto dall’ottobre scorso.
Dopo il suo ingresso a febbraio del 2023, Baraja era riuscito a stabilizzare la squadra, risolvendo frattanto una situazione difficile, e nel campionato trascorso ha portato valori competitivi che hanno avvicinato il Valencia CF alla corsa per le posizioni europee fino all’ultimo. Tuttavia, il club ha indicato come motivazione della sua uscita “la serie negativa dei risultati in questa stagione”, in cui il Valencia, già sei volte campione di Spagna, ha ottenuto soltanto due vittorie in campionato. Questo scenario ha spinto la società a prendere una decisione complicata, ma necessaria, per cercare di migliorare la situazione. Il Valencia conclude la nota augurando a Rubén Baraja il migliore dei successi per il futuro.