Da passeggeri a diventare i protagonisti di Montjuic

Dopo l’importante vittoria dell’Atlético de Madrid contro il Barcellona a Montjuic, Cholo Simeone ha attribuito il successo al “gruppo”, considerato il principale responsabile dei tre punti conquistati in una partita fondamentale. Tuttavia, sono emersi due giocatori che hanno brillato più degli altri.

Il primo è Jan Oblak, autore di un’impeccabile performance con parate decisive che hanno mantenuto in gioco i rojiblancos. L’altro protagonista è stato Alexander Sorloth, che ha segnato il gol vittoria nell’ultimissimo momento della partita.

Poco prima del match, il club aveva pubblicato sui social network delle foto che ritraevano la squadra durante il volo verso la città catalana.

In una di queste immagini si vedevano insieme il giocatore norvegese e il portiere sloveno, un’immagine che sembrava preannunciare il loro impatto sul campo. Negli ultimi tempi, Oblak e Sorloth hanno sviluppato un’ottima amicizia, e questo legame è emerso anche dalle loro dichiarazioni post-partita, in cui entrambi si sono spesi in complimenti reciproci.

Quando gli è stato chiesto della prestazione di Oblak, Sorloth ha risposto senza indugi a ESPN e Ziggo Sport: “Jan Oblak è il miglior portiere del mondo”, sottolineando così la sua opinione da secondo miglior marcatore dell’último campionato di LaLiga. D’altro canto, il portiere ha affermato a Movistar: “Ho detto ad Alexander che era necessario che venisse per vincere qui. Credo che l’anno scorso abbia segnato nel finale. Ci è riuscito di nuovo e ci siamo portati a casa i tre punti. Entrare in campo non è stato facile, so che desidera giocare tutti i novanta minuti. Ogni volta che è entrato ha fatto il suo dovere. È l’attaccante di cui avevamo bisogno per realizzare gol”.

Pochi minuti dopo, Sorloth ha ammesso che le sue reti stanno rendendo più facile accettare il ruolo di riserva. “Sento la pressione ogni istante in cui sono in panchina fino a quando non mi danno l’occasione di scendere in campo. Molina mi ha fornito un assist perfetto e ho avuto la fortuna di segnare. Certamente desidererei essere titolare, ma fa parte del gioco”, ha aggiunto, sottolineando che “a volte siedo in panchina, altre volte in campo dall’inizio; l’importante è contribuire al successo della squadra. Ho segnato molto da subentrante, e segnare mi rende felice, così come rende felice il gruppo”. Durante queste festività, l’Atletico si trova al primo posto grazie ai due ‘giganti’ presenti nella sua rosa.

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