Pochi punti salienti: sei aspetti fondamentali della partita Celta-Reale Sociedad

La squadra non riuscì a recuperare da perdite cruciali. La Real non contaba con Zubimendi e Aguerd all’ultimo momento, e questo ha avuto un impatto notevole sul rendimento della squadra allenata da Imanol. La difesa è diventata fragile e il centrocampo ha presentato ampi spazi.

Né i rimpiazzi hanno avuto successo, né il funzionamento del gruppo nel suo complesso. Questi giocatori sono probabilmente troppo decisivi. Senza il marocchino, la Real non ha mai vinto, e senza Zubimendi, l’unico successo è arrivato contro il modesto Dinamo, escluse le gare di Coppa.

Nel caso di Turrientes, che è stato schierato al posto di Zubimendi, la sua esperienza è durata solo 45 minuti e non ha svolto il ruolo di mediano. A causa del modo in cui la Real pressava e la strategia di gioco del Celta, il difensore si è trovato a fare il centrale sinistro, rimanendo molto vulnerabile, come dimostra il cartellino giallo ricevuto, e ha lasciato il centrocampo scoperto, contribuendo ai due gol del Celta.

I nuovi attaccanti subentrati non hanno avuto occasione di farsi notare. Imanol ha deciso di cambiare le carte in tavola all’intervallo, dopo una prima metà di partita deludente in quel di Balaídos. Sono entrati insieme Óskarsson, Becker e Jon Martín, portando la squadra a schierarsi con un modulo 3-4-3 più offensivo, con l’intento di cercare maggiore incisività, come ha dichiarato l’allenatore.

La realtà è che la squadra spagnola ha mostrato segni di miglioramento, avvicinandosi maggiormente all’area avversaria, ma senza ottenere risultati, anzi, non è mai riuscita a creare vere occasioni. Curiosamente, non ha nemmeno effettuato tiri verso la porta. Le statistiche sui suoi attaccanti di riserva sono allarmanti, secondo ciò che riporta Sofascore. Óskarsson ha toccato la palla solo 15 volte nella seconda metà della partita, perdendo il possesso per ben nove volte. Becker ha avuto un coinvolgimento ancora minore, con soli 13 tocchi e sette palle perse. L’attaccante islandese ha vinto una sola sfida su sei, mentre il suo compagno di squadra di Suriname non ne ha vinta neanche una. Óskarsson non ha tentato tiri e Becker ha visto l’unico suo tentativo respinto. Situazione desolante.

Addio invincibilità; benvenuta di nuovo alla difficoltà di segnare.

Il Celta, grazie a un Durán che non aveva mai giocato in massima serie, ha interrotto la serie di sei partite senza subire gol da parte della Real. Il conteggio si è fermato a 644 minuti consecutivi, escludendo i tempi di recupero. Inoltre, la Real ha continuato a mostrare le stesse difficoltà nel creare opportunità e segnare, accumulando ora due partite senza reti e 237 minuti in totale senza gol.

Il Celta sembra avere una particolare predilezione per fare goal contro la Real.

Il punteggio di 2-0 al Balaídos potrebbe sembrare persino insufficiente in base a quanto visto durante il match. I celesti hanno finalmente messo fine a una striscia di sei sconfitte consecutive contro la Real, ma hanno anche dimostrato di essere molto abili a segnare contro la squadra donostiarra. Infatti, il club txuri urdin è il terzo che hanno colpito di più nella loro storia, con 183 reti realizzate, preceduti solo dal Deportivo (200) e dal Sevilla (184).

Jon Martín si concentra su Zubeldia, trascurando gli altri.

L’incontro di Vigo ha avuto un protagonista indiscutibile: Zubeldia. Il suo atteggiamento è stato sempre focalizzato, mostrando una grande prontezza nelle letture difensive e nel dare supporto ai compagni, affrontando in autonomia diverse situazioni di difficoltà. In aggiunta, ha rappresentato una delle principali fonti di offesa per la squadra, contribuendo con due colpi di testa, anche se piuttosto timidi. La sua prestazione si è distinta nettamente rispetto agli altri.

Nella ripresa, Jon Martín è entrato in campo per consolidare la difesa a tre. Tuttavia, nel suo primo intervento, ha dimostrato scarso tempismo e debolezza, consentendo una conclusione che per fortuna è stata annullata. Da quel momento in poi, ha iniziato a esprimere il suo potenziale, seguendo l’esempio di Zubeldia e ignorenado il resto. Ha regalato alcuni interventi difensivi di alta qualità e ha mostrato carattere. Nel complesso, ha realizzato 4 intercettazioni, una tackle, ha vinto due duelli, mantenendo una precisione nel passaggio del 93% e creando un’opportunità di tiro.

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