L’Athletic conclude un anno straordinario in grande stile

La squadra continua a brillare, guardando lo sguardo verso il cielo rossoblù. Altri tre punti conquistati al Sadar, uno degli stadi più difficili della massima serie. E il trionfo è stato netto. Una conclusione strepitosa per un anno da ricordare. Ormai sembra quasi una routine, come se perdere fosse un’eccezione.

Ci si abitua in fretta alle vittorie. Un incredibile 57% di successi in questo anno solare, veramente sorprendente. Eppure, ci si concentra su dettagli come se avessimo vinto a Girona, su quei gol nei minuti finali contro l’Atletico e il Sevilla, o sull’amara sconfitta contro il Betis.

Ma cosa possiamo desiderare di più? L’acqua passata non muove i mulini. Il percorso rossoblù non è per lamentele di chi si ferma ai dettagli. È tempo di godere del momento. Non in tutte le stagioni si arriva alla diciannovesima giornata a soli due punti dal potente Barcellona. Chissà se Lamine Yamal finirà per chiedere a Nico di poter giocare con noi. Contro un Osasuna tenace, il team di Valverde ha dimostrato il suo carattere. Sono diventati i leader della consueta festa di San Firmino. Questi calciatori non scendono in campo per vedere come va, ma per dominare, con le unghie ben affilate. In termini di intensità, pochi possono competere. E per quanto riguarda la qualità… beh, che dire del repertorio di Sancet, che è un vero capolavoro; o della mossa acrobatica di Iñaki vicino alla linea di fondo; o della solidità difensiva di Vivian e Paredes contro l’avanzata osasunista negli ultimi minuti. C’è grinta, potenza, voglia di far gol e un insaziabile desiderio di gloria. Qual è il nostro limite?

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