La figura di Hugh Glass, interpretata da Di Caprio in “El Renacido”, dice: “Non temo più la morte, l’ho già vissuta”. Un orso lo attaccò, portandolo quasi alla paralisi, ma riuscì a ritrovare la forza per trovare giustizia. Nel calcio, a differenza di altre situazioni, le vendette non lasciano segni indelebili.
Ci sono cicli, motivazione, umiltà e serenità. Kylian Mbappé ha raggiunto il Real Madrid senza tregua, sia dal punto di vista fisico che mentale. Sta affrontando la sua fase di stallo. Dopo la gara contro il Bilbao, ha confessato di aver toccato il fondo.
Ancelotti gli aveva lanciato un avvertimento simile a “Svegliati, Fabila, che l’orso ti divorerà”. Tuttavia, Mbappé sembra stia rinascendo, iniziando a riconquistare le caratteristiche del calciatore che era, anche se ci vorrà ancora tempo. Vicino a lui, nella squadra rivale, ci sono altri due giocatori che stanno riemergendo dopo un periodo difficile. Uno di questi è Javi Galán, un terzino sinistro che si presenta sempre in campo stanco. Ha affrontato innumerevoli sfide! Il suo allenatore, Simeone, non lo considerava nemmeno. Era il calciatore trasparente. In quel momento, la scarsa forma di Reinildo dopo il suo ritorno, l’instabilità difensiva di Lino e Riquelme, uniti al cambio di schema al 4-4-2, gli hanno aperto la porta e così è entrato prepotentemente. Javi ora è un titolare inamovibile e il “Cholo” ha dovuto ammettere che l’Atletico rende molto meglio con una difesa a quattro e che Galán è fondamentale nel loro gioco. Infatti, Diego Pablo Simeone, dopo due anni di difficoltà, è tornato a brillare, dopo aver vissuto momenti di crisi e monotonia.
Aggiusta il team, non si accontenta, compete e trionfa. Era vicino a perdersi nell’oblio. Ora è tornato.