La Real ha avuto una storia intricata durante il mercato invernale

La finestra di mercato invernale è spesso sinonimo di mancato lavoro estivo e di necessità di interventi rapidi per risolvere problemi imprevisti all’interno della rosa. La Real Sociedad, tradizionalmente poco incline a operare durante questo periodo, ha effettuato in anni recenti alcune acquisizioni significative, prevalentemente sotto forma di prestiti, come nel caso di Javi Galán e Rafinha, oltre ad altri acquisti come Sheraldo Becker e Carlos Fernández.

Tuttavia, la squadra ha anche subito delle perdite importanti, tra cui la più insidiosa è stata quella di Iñigo Martínez, avvenuta all’ultimo minuto.

Dalla loro risalita in Primera División nella stagione 2010-2011, la Real ha attuato otto acquisti, inizialmente con Loren e poi con Olabe, di cui sei sono stati acquisti definitivi e due in prestito.

Becker, l’ultima aggiunta, è arrivato dal Union Berlin per una cifra contenuta di 2,1 milioni di euro e la sua esperienza a Donostia è stata caratterizzata da alti e bassi. In 38 partite ha realizzato cinque gol e fornito tre assist, mostrando prestazioni positive in alcuni match, come contro il Las Palmas nella scorsa stagione o contro il Barcellona in quella attuale, ma ha spesso passato inosservato e ha avuto momenti di scarso rendimento, evidenziati da errori tecnici significativi.

Le cessioni sono una strategia frequentemente utilizzata in questo mercato, dove le somme investite tendono a essere inferiori rispetto all’estate. La Real ha dimostrato abilità nel capitalizzare su queste opportunità e negli ultimi tre anni ha integrato due giocatori che hanno lasciato un’impronta positiva durante il loro periodo di prestito. L’ultimo a unirsi è stato Javi Galán, proveniente dall’Atlético, per rinforzare un settore difensivo che necessitava di cure dopo l’infortunio prolungato di Aihen.

Il calciatore proveniente dall’Estremadura ha preso parte a 18 incontri indossando la maglia txuri urdin, riuscendo a fornire un assist importante. Le sue incursioni rapide sulla fascia sinistra sono state fondamentali per portare la Real tra le prime sei squadre. Sul fronte offensivo, Rafinha ha contribuito in modo significativo durante il suo trasferimento, avvenuto tre inverni fa. Dopo aver disputato solo quattro gare con il PSG, il brasiliano ha trovato la continuità necessaria a Donostia e ha portato il suo contributo al club segnando un gol contro il Granada in 21 partite sotto la direzione di Imanol, prima di partire per il Qatar.

Investimenti significativi sono stati effettuati dalla società txuri urdin per rinforzare la squadra. Tra questi, alcuni giocatori sono stati inclusi nella lista delle acquisizioni più costose. I donostiarras hanno investito circa 10 milioni di euro per ottenere Carlos Fernández a gennaio 2021, un attaccante con l’obiettivo di risolvere il problema del gol della squadra. Fino a quel momento, Fernández era stato il quarto acquisto più oneroso nella storia del club, dopo Illarra, Vela e Merino. Tuttavia, le infortuni hanno pesato sul suo rendimento, consentendogli di segnare solo cinque gol in 59 presenze. Dopo una cessione al Cádiz per cercare più minuti, anche nella seconda divisione il suo impatto è stato limitato. Un altro investimento di successo per la società txuri urdin è stato quello di Canales. Nell’ultimo giorno di mercato del 2014, dopo aver trovato un accordo di 3,5 milioni con il Valencia, il club ha accolto il centrocampista originario di Santander, un arrivo che ha portato molte soddisfazioni ai tifosi.

Il calciatore cántabro ha incantato il pubblico di Anoeta grazie alle sue straordinarie doti, lasciando una traccia indelebile di dribbling e reti di ogni tipo; il gol più memorabile è sicuramente quello realizzato contro il Levante. La cessione di Iñigo Martínez ha segnato una fase difficile per la Real, soprattutto considerando il modo in cui il club ha dovuto affrontare questa perdita. Per 32 milioni di euro, il giovane talento di Ondarroa ha scelto di passare all’Athletic, il eterno rivale. La squadra basca, che aveva incassato oltre 68 milioni dalla vendita di Laporte al Manchester City, ha approfittato della situazione per attivare la clausola del difensore, lasciando così la Real senza possibilità di controbattere a un’operazione di tale portata. Nello stesso mese di gennaio, anche un’icona come Carlos Vela ha salutato il club per intraprendere un’avventura negli Stati Uniti, portando un ulteriore colpo alla squadra. Quando si tratta di nuovi acquisti, è praticamente impossibile trovare il giusto colpo ad ogni colpo; nemmeno un professionista esperto come Olabe ha potuto garantirne il successo totale. Alcuni acquisti sono stati deludenti in termini di prestazioni o di permanenza. Vadim Demidov, ad esempio, è rimasto solo per una stagione e mezza prima di trasferirsi all’Eintracht di Francoforte, mentre Héctor Moreno non ha superato neppure quel limite: la Real ha sborsato 6,3 milioni alla Roma il 31 gennaio 2018 per sostituire l’infortunato Iñigo Martínez. Dopo 38 presenze, due gol e un assist, ha deciso di trasferirsi in Qatar, facendo così un passaggio ancor più breve a Donostia.

Nel 2011, il calciatore keniota arrivò in prestito dall’Inter, ma la sua esperienza con la squadra di Montanier si interruppe dopo appena sei mesi a causa di prestazioni deludenti che portarono la Real a concludere anticipatamente il prestito. Un’altra significativa scommessa di Olabe, Ali Cho, lasciò il club a gennaio, non riuscendo mai a impressionare sotto la guida di Imanol. Quest’anno, il giocatore francese, per il quale erano stati sborsati 11 milioni, fece ritorno in Francia per unirsi al Nizza per 10 milioni. Durante la sua permanenza a Donostia, collezionò 40 presenze, realizzò due reti e fornì tre assist, senza mai raggiungere le aspettative poste su di lui. La Real agì prontamente, assicurandosi Becker.

Moyá, invece, si unì al club non a gennaio ma a febbraio, seguendo l’uscita invernale di Iñigo. Il 28 febbraio 2018, l’esperto portiere Moyá si unì alla Real, difendendo la porta txuri urdin in 37 match. La squadra colse l’occasione di un mese extra per effettuare acquisti, in seguito a un ‘clausulazo’, decidendo così di rinforzare il ruolo del portiere in virtù dell’infortunio di Rulli e delle prestazioni insufficienti di Toño. Durante quel mercato, la Real scelse di rinunciare al portiere attualmente in forza al Madrid, Lunin, con cui erano già in fase avanzata di trattativa. Anche se il portiere di Maiorca si inserì come riserva, dimostrò il proprio valore, come evidenziato nella vittoria 1-3 nel derby di San Mamés. Nella stagione 20-21, all’età di 37 anni, decise di ritirarsi. La sua permanenza nel club è rimasta impressa nella memoria dei tifosi, per la solidità mostrata tra i pali e per la capacità di creare coesione all’interno dello spogliatoio. Resta da vedere quali saranno le novità di questo gennaio.

In merito a Willian José, sarà sempre ricordato per i 62 gol realizzati con la Real, così come per la controversa modalità con cui ha cercato di lasciare il club per approdare in Premier League.

Nel 2020, il calciatore brasiliano, messo da parte dalla sorprendente ascesa di Isak, decise di cercare nuove opportunità per avere più spazio in campo. Sembrava che il Tottenham, sotto la guida di Mourinho, fosse pronto a ingaggiarlo a gennaio, ma a un giorno dalla chiusura del mercato, il club londinese fece un passo indietro, costringendo il giocatore a restare, seppur controvoglia, nella città di San Sebastián. Un anno dopo, riuscì finalmente a ottenere il trasferimento, approdando al Wolverhampton, dove giocò per sei mesi in prestito, per un costo di tre milioni per il club inglese. Infine, nell’agosto dello stesso anno, si unì al Betis, inizialmente in prestito, per poi essere acquistato definitivamente nel luglio 2022 per 8,5 milioni di euro.

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