Con l’arrivo del nuovo anno, emerge spontaneamente una moltitudine di indovini, veggenti e profeti del futuro. Anche i più scettici sembrano, in un modo o nell’altro, prestare attenzione a una serie di previsioni su ciò che ci attende.
Sarà poi il tempo, come sempre, a dirimere ogni questione, ma nel frattempo è così che si aprono le danze. Cosa riserverà il nuovo anno alla nostra squadra? Negli ultimi tempi, la risposta sembrava essere piuttosto chiara, visto che si osservava un copione simile anno dopo anno: una stagione di campionato brillante, una corsa proficua in Coppa e progressi costanti in Europa.
Tuttavia, la situazione attuale si presenta meno semplice. La squadra ha già mostrato le sue carte nei primi mesi di questa stagione e i risultati parlano chiaro: dopo un inizio deludente, ha cominciato a risalire in classifica. In Coppa, nonostante alcune difficoltà iniziali, è riuscita a superare la seconda fase, trovandosi ora agli ottavi di finale con tutte le possibilità ancora aperte. Anche in Europa, dopo un avvio complicato, si è temporaneamente ripresa. Da queste premesse, si potrebbe conjecturare che il nuovo anno porta con sé promesse e aspettative simili a quelle degli anni precedenti. Nessuno potrebbe affermare il contrario senza incorrere nell’errore. Tuttavia, un certo grado di incertezza aleggia sul corto periodo futuro. Abbiamo analizzato i dati della squadra e le loro implicazioni, ma la percezione generale non risulta così ferma e chiara come in passato. Potremmo dire che ci sono segnali contrastanti che inducono a un approccio più cauto.
I dirigenti del club hanno comunicato che ci saranno ritardi nell’avvio di un nuovo ciclo, le cui condizioni devono ancora essere definite, in funzione delle circostanze quotidiane. Non possiamo fare altro che aspettare e vedere. Buon 2025!
Per quanto riguarda le statistiche, è stata pubblicata di recente una classifica che evidenzia quali squadre delle cinque principali leghe europee eccellono nel gioco aereo, comunemente conosciuto come “duelli aerei”. La Real Sociedad è inclusa in questo gruppo di squadre, trovandosi al quinto posto in questa graduatoria. Questo implica che il team di Imanol è tra i migliori nel gestire le situazioni di contesa “in alto”. Inoltre, questo dato è supportato da un numero complessivo di 682 duelli vinti.
Curiosamente, questa realtà sembra contraddire l’opinione generale che sostiene che la partenza di Merino e Le Normand, due esperti in questo tipo di gioco, abbia depotenziato le capacità della squadra in tale aspetto. Tuttavia, i numeri parlano chiaro, ma… la loro interpretazione può essere soggetta a dibattito. È interessante notare che le squadre al vertice di questa classifica siano Mallorca, Bochum – ultimo in Bundesliga -, Getafe – diciassettesimo nella Liga – e Osasuna. Con tutto il rispetto per queste quattro squadre, non stiamo certo parlando di contendenti della Champions League.
È impossibile non fare paragoni; la Real Sociedad ha visto passare giocatori russi di spessore, come Valeri Karpin e Khokhlov, che hanno lasciato un segno indelebile. Oggi tocca ad Arsen Zakharyan, accolto come una delle grandi promesse del calcio russo, la cui qualità, purtroppo, è stata vissuta con parsimonia a causa delle circostanze.
Mi hanno detto che questo russo era davvero valido. Il mio desiderio principale è semplicemente la felicità. Ricordo che, poco dopo aver conquistato l’ultimo trofeo di Coppa, mi fu chiesto quali fossero le mie aspettative per il futuro della Real. Non ci pensai a lungo: non chiesi né trofei né grandi successi – sarebbe fantastico se arrivassero! – ma soltanto – niente di più e niente di meno – che potessi essere orgoglioso di far parte di questa famiglia. Come direbbe Imanol, spero di tornare a casa dopo ogni partita con una sensazione di soddisfazione per ciò che ho visto. È qualcosa di simile a trovare la felicità.