La decision presa martedì dal Comitato di Disciplina riguardante la sanzione a Vinicius apre a un nuovo scenario distintivo rispetto ai due incontri previsti per il giocatore brasiliano e alla possibilità di fare appello. Si tratta di un’indagine straordinaria che verrà avviata per esaminare i potenziali insulti razzisti rivolti al calciatore, come denunciato dal club delle merengues.
In particolare, si segnalano “insulti razzisti gravi avvenuti poco prima dell’espulsione, che non sono stati documentati nel verbale né hanno provocato alcun intervento da parte dell’arbitro”. A riguardo, l’ente disciplinare ha dichiarato di avviare un’indagine straordinaria per chiarire i fatti: “Il canto di cori che incitano alla violenza e dimostrano un palese disprezzo verso le persone coinvolte in una partita, così come qualsiasi atto di molestia o trattamento degradante nei confronti di individui per il loro origine razziale, rappresentano infrazioni di estrema gravità dal punto di vista legale e risultano del tutto intollerabili e inaccettabili, senza alcun tipo di giustificazione.
Tutte le istituzioni, incluso questo Comitato, insieme a squadre e tifosi, hanno la responsabilità di adottare misure necessarie per garantire adeguate sanzioni, prevenzione e debellazione di tali comportamenti”. Di conseguenza, poiché oggi è pervenuta una denuncia dalla LNFP riguardo ai cori emessi durante l’incontro in oggetto, il Comitato avvierà formalmente l’indagine straordinaria necessaria per accertare i fatti e, se del caso, stabilire le sanzioni adeguate. Questa indagine prevede la nomina di un relatore incaricato di presentare eventuali proposte di sanzione al Comitato stesso. Un eventuale provvedimento punitivo potrebbe includere la chiusura parziale dello stadio, se i responsabili potranno essere individuati, come accaduto nel maggio 2023. L’esito dell’indagine dipenderà quindi dalle informazioni raccolte.
