José María del Nido Benavente ha ricevuto una nuova bocciatura da parte della giustizia, solo un giorno prima della riunione degli azionisti del Sevilla. Il tribunale commerciale di Sevilla ha rigettato le misure cautelari da lui richieste, che includevano la nomina di un presidente imparziale per il consesso azionario.
Del Nido Benavente sosteneva che i mandati degli attuali membri del consiglio erano scaduti nel dicembre del 2024 e che, con l’assemblea fissata per il 10 gennaio, nessuno di loro aveva la legittimazione per presiedere. Tuttavia, il giudice ha stabilito che la convocazione per l’assemblea era avvenuta il 26 novembre, quando i membri erano ancora in carica, permettendo così al consiglio di gestire l’incontro.
Si prevede che questa assemblea sarà particolarmente accesa, come nelle edizioni precedenti, caratterizzata da uno scontro continuo tra De Nido padre e De Nido figlio, l’attuale presidente, che Benavente definisce “illegittimo” in un consiglio descritto come “occupato” che gli impedisce di votare con le sue azioni. Inoltre, una novità importante di questa riunione è che è scaduta l’aggregazione di azioni realizzata da Del Nido Benavente nel 2018 per ottenere tre rappresentanti, una strategia utilizzata dal gruppo avversario, con Castro prima e ora con Del Nido Carrasco, per giustificare il diniego del diritto di voto.
Tuttavia, si prevede che gli attuali dirigenti si aggrappino all’accordo stipulato dai principali azionisti per evitare che l’azionista di maggioranza, in grado di destituire il consiglio, possa fare lo stesso e nominare un nuovo consiglio con lui a capo, come ha cercato di fare negli ultimi anni. Se ciò accadesse, il passo successivo sarebbe la segnalazione da parte di Del Nido padre di un reato societario, il che comporterebbe un ulteriore allungamento della situazione giuridica in cui è coinvolta l’azienda.