Se ci concentriamo sulle partite future, rischiamo di perdere la nostra attenzione

Marash Kumbulla, difensore albanese dell’RCD Espanyol, nutre una forte fiducia nelle possibilità della squadra di rimanere in Serie A. Giovedì, durante la conferenza stampa, ha dichiarato che “le prossime due partite contro Leganés e Valladolid, entrambe in casa, sono fondamentali per noi”.

Il giocatore ha commentato che si tratta di due avversari diretti, ma ha anche ricordato che esistono molte altre partite da affrontare.

“È cruciale affrontare queste sfide con un atteggiamento vincente, ma per ora dobbiamo concentrarci solo sul Leganés; se ci distraiamo pensando già al dopo, potremmo perdere la concentrazione su questo match”, ha aggiunto.

Riferendosi al fatto che la squadra ha mantenuto la porta inviolata solo in due occasioni, ha rimarcato che “la responsabilità non ricade soltanto sulla difesa, ma è il risultato di un lavoro collettivo che inizia dall’attacco”.

In merito alla questione riguardante Olmo e Pau Víctor e la decisione del CSD di sospendere temporaneamente la loro esclusione dalla Liga, Kumbulla ha scelto di non pronunciarsi, limitandosi a dire: “Non so cosa dirti; non è un tema che mi riguarda. Sono focalizzato sull’Espanyol e sul campo; gli altri aspetti non mi interessano”. L’albanese spera inoltre che la pausa natalizia abbia permesso alla squadra di “cambiare mentalità e ripartire con una nuova scossa. Lo avevamo bisogno. Vedo i compagni motivati e in forma, il che mi fa ben sperare per queste due partite”. Kumbulla, che è un elemento chiave nelle strategie di Manolo, ha affermato di aver sperato di essere titolare, anche se non era certo dopo un anno e mezzo complicato a causa di infortuni. “Sono molto felice”, ha concluso.

Rimanere qui dopo la fine della stagione? Al momento il mio pensiero è completamente concentrato sulle partite; non voglio che niente mi disturbi, non ho altre distrazioni. Riguardo al mio ruolo nella difesa, credo che i veri leader siano i capitani; personalmente, mi piace comunicare e supportare i miei compagni. Non mi considero un leader, ma mi fa piacere poter assistere gli altri. L’internazionale ha detto che i quattro gol subiti a Montilivi “non rappresentano la nostra realtà. Negli altri incontri abbiamo sempre lottato, il che ci consente di subire meno reti e di farne di più”. Ha anche sottolineato che “in casa è più semplice scendere in campo sereni, poiché il sostegno dei tifosi è fondamentale”. “Se giochiamo come abbiamo fatto contro l’Alavés o il Celta, sicuramente otterremo un buon risultato”, ha concluso.

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