Dopo aver raggiunto un traguardo significativo in termini di vittorie, ecco le riflessioni di Simeone: “Elche”

Diego Simeone, tecnico dell’Atlético de Madrid, ha rilasciato dichiarazioni ai media dopo il successo della sua squadra contro l’Osasuna al Metropolitano, con un punteggio di 1-0 grazie al gol di Julián Alvarez, il quale riporta i colori rojiblancos in cima alla classifica di LaLiga e li incorona campioni d’inverno.

Riguardo alle 14 vittorie consecutive, un record, cosa ne pensa? “Riflettiamo sul match contro l’Elche”, ha detto.

Cambio strategico dell’Atlético: “I giocatori hanno svolto un lavoro eccezionale negli ultimi due mesi, sia coloro che sono entrati in campo che quelli subentrati nella ripresa.

La squadra dimostra grande umiltà, è in grado di resistere e comprende che affronterà momenti difficili. Siamo consapevoli delle nostre qualità”.

Sulla sensazione che ricorda gli anni 2014 e 2021 e cosa significhi essere campioni d’inverno, Simeone ha commentato: “Osservo che la squadra sta lavorando bene, ci stiamo godendo il percorso e non dobbiamo allontanarci dal nostro motto: una partita alla volta, continuando a migliorare, perché ci sono margini e dobbiamo mantenere questa condizione”.

Per quanto riguarda il gol su calcio d’angolo, ha dichiarato: “Abbiamo discusso con i ragazzi dell’importanza delle situazioni da fermo. Nel 2014 è stato decisivo, mentre nel 2021 meno. Nel 2014 ci ha permesso di vincere partite sfruttando il talento e la creatività dei nostri giocatori. Oggi ha funzionato e continueremo su questa strada. L’Osasuna è una delle squadre che segna di più su palla inattiva”.

Infine, sulla questione dei 44 punti per essere campioni di Liga, ha risposto: “È estremamente difficile da prevedere. Sarebbe come essere un mago, un profeta. Dobbiamo continuare con la nostra strada, ogni altra considerazione sarebbe irrispettosa. Per ripetere quanto fatto nel primo round, sarà necessario lavorare partita per partita”.

Ha effettuato solamente tre cambi.

La squadra non si trovava in situazioni di rischio; Correa, che possedeva le stesse qualità di Julián, è stato sostituito. A volte, la partita è gestita abbastanza bene e abbiamo deciso di non effettuare ulteriori cambi. Sono felice del fatto che il lavoro compiuto sia stato di gruppo.

Per quanto riguarda il gol annullato a Griezmann, “Mi è sembrato che il pallone fosse attaccato al corpo, mentre altri sostengono che abbia alzato il gomito… se il VAR ha rilevato una mano e l’arbitro ha confermato, evidentemente è stata una mano”.

Quando si parla di difendere in questo modo per vincere LaLiga, “Noi ci concentriamo su un incontro alla volta, e ora abbiamo di fronte l’Elche”.

Cosa non l’ha convinto della partita? “Nel primo tempo abbiamo iniziato bene, ma nel secondo periodo l’attacco non è stato lucido come in altre occasioni. L’Osasuna ha fatto un ottimo lavoro difensivo, cercando di chiudere gli spazi, e oltre a due situazioni importanti di Julián, non siamo riusciti a fare di più. Nel secondo tempo siamo usciti con maggiore calma, abbiamo mantenuto un buon ordine in difesa che ci ha permesso di costruire delle azioni. Avremmo potuto migliorare nel passaggio finale in alcune ripartenze…”.

Sa quanti punti separano il quinto posto? “Ci interessa solo riposare; abbiamo quattro partite in nove giorni. L’Elche ha vinto, è secondo e ci presenterà una sfida notevole”.

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