La squadra della Real non ha ancora trovato una formazione stabile: ha schierato 24 diversi undici in 27 incontri, e contro il Villarreal presenterà il 25º

La Real Sociedad sta affrontando una stagione diversa rispetto alle precedenti sotto la guida di Imanol. L’inizio è stato il peggiore, frutto dei cambiamenti estivi e di una preparazione precaria, a differenza del solito, quando il team iniziava alla grande.

Probabilmente, l’assenza di risultati o l’arrivo di nuovi giocatori, insieme alla mancanza di due elementi fondamentali come Merino e Le Normand, hanno portato Imanol a variare spesso la formazione titolare. È evidente che i txuri urdin non hanno un “undici” prestabilito.

Anche i tifosi farebbero fatica a indovinarlo. A differenza di stagioni passate, in cui le scelte di Imanol erano sempre chiare, ora regna l’incertezza. Questo potrebbe derivare dall’elevata competizione tra i giocatori o dalla difficoltà di mantenere un rendimento costante, ma la situazione è dubbia. I dati parlano chiaro: la Real ha disputato 27 incontri fino a questo punto e Imanol ha messo in campo 24 formazioni diverse. Un’incredibile varietà. All’inizio della stagione, la cosa era comprensibile, considerando il ritardo nei trasferimenti, il recupero di diversi elementi chiave e i vari infortuni. Tuttavia, questa rotazione incessante è continuata nel tempo. Imanol ci ha messo 14 partite per schierare la stessa formazione per la prima volta, e soltanto in altre due occasioni ha utilizzato altri due schieramenti. Di conseguenza, solo tre formazioni sono state ripetute, ma ciascuna una sola volta. Nei tre undici ripetuti figurano Remiro, Aramburu, Zubeldia, Aguerd, Sergio Gómez, Zubimendi, Sucic e Oyarzabal. Il giocatore ex City ha ricoperto tre ruoli diversi (difensore, centrocampista e attaccante), il capitano ha giocato come ala con Óskarsson in attacco, oltre a ricoprire il ruolo di centravanti. Brais, Kubo, Javi López e Barrene sono stati impiegati in due di queste formazioni, mentre l’attaccante islandese ha trovato spazio solo in una. Nella partita contro la Ponferradina, Imanol ha schierato il 24º undici titolare differente, combinando abituali e riserve in un modo mai visto prima.

Imanol ha delineato chiaramente i suoi punti fermi nella formazione titolare, evidenti e pressoché inamovibili per le partite decisive. Questi includono Remiro come portiere, Aramburu, Zubeldia e Aguerd in difesa, Zubimendi e Brais a centrocampo, e Oyarzabal e Kubo in attacco. Finora, questi giocatori sono stati schierati con maggior frequenza, ad eccezione di Sergio Gómez, che risulta essere il quinto per presenze da titolare (18); un giocatore versatile che però non ha un posto fisso sia a centrocampo, dove Sucic fa pressione, sia sulle fasce, con Barrenetxea e, in misura minore, Becker e Óskarsson che cercano di farsi notare. Pur essendo un elemento importante, il croato non è ancora riuscito a imporsi come titolare indiscutibile, mentre Turrientes, con 905 minuti e 10 presenze da titolare, si prepara a fare la sua parte. La situazione è particolarmente dinamica nel ruolo di terzino sinistro, dove Aihen e Javi López si alternano, con Javi che ha recentemente superato un infortunio. Considerando i minuti di gioco, la formazione ideale al momento sarebbe: Remiro, Aramburu, Zubeldia, Aguerd, Javi López; Brais, Zubimendi, Sucic; Kubo, Oyarzabal e Sergio Gómez. Questa combinazione è stata utilizzata due volte dall’inizio della stagione. Le sfide future, tuttavia, costringeranno Imanol a modificare il suo undici iniziale a causa delle necessarie rotazioni. Con l’ingresso di Zakharyan nella squadra, che desidera ritagliarsi un ruolo a centrocampo, la competizione aumenta anch’essa, insieme all’emergere di Olasagasti. Imanol continua la sua ricerca per formare la squadra ideale.

Domani si assisterà a un nuovo ‘undici’ titolare per la squadra La sospensione di Zubeldia consente a Imanol di schierare il suo 25º ‘undici’ titolare distinto. In realtà, è davvero difficile pensare a una formazione già vista, considerando la situazione attuale. Zubeldia ha partecipato come titolare in 21 delle 27 partite, e in due delle sfide in cui non ha giocato, Traoré era in campo dall’inizio, mentre Sadiq lo era in altre tre. Un match speciale è stato quello del Jove, dove la squadra non era al completo e due giocatori della squadra giovanile hanno iniziato. Se Aritz scenderà in campo insieme ad Aguerd, la formazione sarà certamente inedita. Qualora a giocare fosse Pacheco, con l’inclusione di due difensori centrali mancini, si tratterebbe comunque di un ‘undici’ diverso, poiché solo in un’occasione precedente a Belgrado si era verificata una situazione simile con Marrero e Sadiq. Anche se Aritz e Pacheco dovessero ricreare la loro coppia difensiva all’inizio della stagione, non ci sarebbe alcuna possibilità di ripetere la formazione a causa dell’infortunio di Traoré. Aihen e Javi López sono in lizza per il lato sinistro, mentre la mediana potrebbe assumere un aspetto familiare con il ritorno di Zubimendi. Barrene e Sergio Gómez sembrano contendersi un posto, e anche Óskarsson, Turrientes e Olasagasti potrebbero avere opportunità, considerato che giovedì ci sarà una partita cruciale di Coppa.

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