Julián Álvarez, un giocatore soprannominato ‘Araña’, continua a collezionare punti importanti per l’Atlético di Madrid

Non è affatto un caso che Diego Pablo Simeone, il tecnico dell’Atlético de Madrid, ha dedicato gran parte dell’estate a contattare Julián Álvarez. A un certo punto, l’attaccante argentino ha ceduto. “Basta, dì a tuo padre che ci sarò”, ha esclamato ‘La Araña’ a Giuliano Simeone durante le Olimpiadi di Parigi, dove entrambi cercavano di conquistare una medaglia.

Dopo un periodo di inserimento, il giocatore sudamericano è diventato l’attaccante fondamentale che il Cholo desiderava. “Può ricoprire il ruolo di punta centrale, non è un riferimento come Lautaro o Sorloth, ma possiede movimenti tipici di un numero 9: sa smarcarsi, fare buone diagonali, calciare con entrambi i piedi e ha un ottimo tempismo in area.

Inoltre, è capace di giocare più lontano dalla porta, poiché lavora duramente, recupera palloni ed è molto impegnato con ciò che accade alla squadra. Al City ha giocato come difensore sinistro in un 4-4-2, e lo stesso ha fatto con l’Argentina. Ho visto tante sue partite in posizioni diverse… Credo che il suo miglior potenziale si esprima dietro l’attaccante, con compagni di squadra bravi nel possesso palla, per sfruttare al massimo le sue caratteristiche. Ritengo che in un team che gestisce il gioco si senta più a suo agio”, affermava il tecnico qualche mese fa. Attualmente, Julián Álvarez ha segnato 13 gol complessivamente con l’Atlético. Insieme a Griezmann, è l’unico giocatore della squadra a aver trovato la rete in tutte e tre le competizioni stagionali – Liga, Champions e Coppa. È il capocannoniere del club fino a questo punto della stagione e i suoi gol hanno un peso specifico notevole. Simeone sostiene sempre che la differenza tra chi lotta per i trofei e chi no sia avere un attaccante che segni più di 20 gol a stagione. L’argentino è sulla buona strada. Ma per ora, ciò che conta è che le sue reti portano a risultati concreti.

Nell’incontro contro l’Osasuna, dove la sua rete ha garantito la vittoria, si è ripetuta una tendenza già vista in questa stagione. COME SORLOTH. Su un totale di 13 marcature, il giocatore ha contribuito a ottenere dieci punti e una qualificazione per la Coppa del Re. I suoi gol, tra cui quello a Anoeta (1-1), contro il Celta (0-1), al Mallorca (0-1) e infine quello di Osasuna (0-1), hanno rappresentato il 22,7% dei punti conquistati fino ad ora dalla squadra. Inoltre, l’Atlético non avrebbe proseguito il suo cammino in Coppa se non fosse stato per le due reti segnate contro l’Unió Esportiva Vic, che durante la prima fase del torneo sembrava davvero difficile. È interessante notare che Sorloth ha fornito anch’egli dieci punti all’Atlético attraverso i suoi gol diretti. Per il norvegese, i punti sono stati uno per il suo gol contro il Villarreal (2-2) e tre punti grazie alle sue segnature contro Alavés (2-1), Getafe (1-0) e FC Barcelona (1-2).

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