La Real Sociedad ha inaugurato il suo anno di riscatto con una vittoria fondamentale, chiudendo il girone d’andata con un successo per 1-0 contro un avversario diretto, grazie a un gol spettacolare di Kubo. Sebbene la prestazione dei txuri urdin non sia stata eccezionale, è stata sufficiente per avere la meglio su un Villarreal combattivo, che ha faticato a concretizzare le sue occasioni.
La rete della vittoria è arrivata da un contropiede magistrale orchestrato da Oyarzabal, il più astuto in campo, e finalizzato da Kubo con un’azione di classe. Con questo risultato, la squadra di Imanol si posiziona al settimo posto, riducendo a due punti il divario con il quinto posto occupato dagli avversari gialli.
L’Athletic, invece, dista ancora otto punti, ma la classifica ora ha un sapore diverso.
Scelte in vista della Coppa
Imanol ha dichiarato prima del match di non voler considerare i futuri impegni nella scelta della formazione. La squadra schierata è stata la più titolata, con il rientro di Zubimendi e Aguerd, assenti nei due incontri precedenti. Rispetto all’ultima partita contro la Ponferradina, sono tornati anche Remiro, Aihen, Sucic e Kubo. L’unica novità importante è stata la presenza di Aritz, rientrato dall’infortunio subito contro l’Ajax a novembre, che ha sostituito il squalificato Zubeldia. Non sono state schierate due coppie di difensori centrali mancini, né Óskarsson è partito titolare, continuando così a non trovare continuità. In totale, sono stati effettuati sette cambi nell’undici iniziale.
Partita gelida
La Real Sociedad e il Villarreal si sono adattati all’atmosfera del loro stadio, immersi nel freddo di Donostia e nella poca voglia di giocare un lunedì, creando un primo tempo che ha lasciato molti spettatori allibiti di fronte ai teleschermi. Solo l’eccezionale prestazione di Pape Gueye nel ruolo di trequartista del Villarreal ha colpito, evocando le gesta di Yaya Touré per il suo predominio a centrocampo. Gli avversari non riuscivano a tenerlo sotto controllo, non per una sua attitudine a nascondersi, ma grazie alla sua impressionante fisicità. Ha ricevuto palla con regolarità, ha vinto i contrasti e ha messo in mostra abilità nel movimento di squadra, provocando anche qualche fallo e servendo un passaggio decisivo a Barry, che ha rischiato di creare uno spiacevole problema per Remiro. Fortunatamente, nella ripresa il suo apporto si è attenuato.
Come previsto, la squadra guidata da Marcelino ha reso difficile il compito a quella di Imanol, che ha mostrato momenti di grande staticità, in particolare in un avvio molto faticoso. La prima vera occasione del match è arrivata con Barry, il quale, dopo aver superato Aguerd, ha calciato alto mentre stava cadendo. A rispondere, Sucic ha tentato un tiro dalla distanza che però è volato sopra la traversa.
Col passare dei minuti, dopo oltre mezz’ora, la Real ha cominciato a farsi valere nel possesso palla, gestendo meglio le potenziali ripartenze degli avversari. Tuttavia, Kambwala ha rischiato di far tremare Anoeta con un tiro respinto su una punizione. Zubimendi è intervenuto provvidenzialmente quasi sulla linea di porta. I txuri urdin hanno tentato di attaccare da entrambe le fasce, ma le vere minacce, come sempre, sono arrivate quando Kubo ha deciso di avanzare in velocità. Nella sua prima azione, ha superato Cardona con un dribbling e ha messo in mezzo un cross insidioso, ma nessuno è riuscito a colpirlo. Nella seconda incursione, è arrivato fino alla linea di fondo e il pallone è finito sui piedi di Sucic, il quale ha tirato con forza, colpendo il palo nella più grande occasione del primo tempo. La Real è andata alla pausa con sensazioni più positive, ma con molto da perfezionare.
Oyarzabal riflette, Kubo agisce
Il secondo tempo è iniziato seguendo il copione del precedente, ma Oyarzabal e Kubo hanno rapidamente cambiato le carte in tavola. Il capitano, che era apparso poco nel gioco, ha raccolto un rinvio nella sua metà campo e ha visualizzato chiaramente l’azione. Ha lanciato un passaggio preciso per l’arrivo di Kubo sulla destra. Il giapponese, in corsa, ha conquistato il pallone di testa, battendo Parejo, ha penetrato in area, ha saltato Femenía con un dribbling decisivo e ha concluso magnificamente di fronte a Junior. È stato un gol che ha fatto la differenza. Kubo continua a essere il giocatore fondamentale, mentre il ‘10’ si dimostra sempre il più astuto in campo, indipendentemente dalle sue prestazioni.
Il Villarreal continuava a fare cambiamenti e, finalmente, fece entrare il suo miglior giocatore, Gerard Moreno, che si trovò con l’occasione di pareggiare. Durante un contropiede, Barry superava Aritz in velocità, ma Aguerd accorse in suo aiuto, lasciando però scoperta la propria posizione. Gerard ricevette il passaggio e, nonostante il suo tentativo di tiro, non riuscì a superare un eccellente Remiro. La Real rispose con un tiro da lontano di Sucic, deviato da un difensore e parato in modo impeccabile da Junior. Poco dopo, il Villarreal tornò a farsi pericoloso con una volee di Cardona dentro l’area, ma Remiro si oppose ancora una volta.
Il Villarreal si dimostrò minaccioso e creò apprensione per tutta la partita, ma alla fine commise degli errori difensivi che quasi aprovecharono gli avversari per chiudere il match. Marín lasciò in solitudine Óskarsson, ma l’islandese, in corsa, sbagliò un’opportunità d’oro con un tiro debole. Tuttavia, alla Real non servì quel gol, risultando competitiva fino alla fine e mantenendo il vantaggio nonostante le insistenze degli avversari.