Ander Herrera saluta nuovamente l’Athletic Club, entrando in una nuova fase della sua carriera. Dopo il trasferimento al Manchester United nel 2014, che avvenne al pagamento della clausola rescissoria di 36 milioni di euro, il centrocampista spagnolo ha deciso di attraversare l’Oceano per unirsi al Boca Juniors, squadra per cui ha sempre nutrito una passione.
Sono stati trovati accordi tra le tre parti coinvolte. Herrera firmerà un contratto con il club argentino della durata di un anno, con possibilità di un secondo. L’Athletic Club, dal canto suo, riceverà un risarcimento per il periodo restante del contratto ancora vigente a Bilbao, che è di poco meno di sei mesi, in seguito al rinnovo del 13 giugno 2024, dovuto alla necessità della squadra di avere un gruppo solido e competitivo, dato l’impegno in quattro competizioni: Liga, Coppa, Europa League e Supercoppa.
Come accaduto per Iker Muniain, la forte volontà del giocatore di trasferirsi in Argentina, e in particolare al Boca Juniors, si è rivelata decisiva per concretizzare il trasferimento, rendendolo il secondo giocatore dell’Athletic a partire in questo mercato invernale, dopo la cessione di Alex Padilla ai Pumas messicani. Herrera ritorna a casa con una buona reputazione, grazie alle prestazioni notevoli fornite durante la sua precedente esperienza, dove è stato un elemento chiave per l’Athletic di Marcelo Bielsa nelle stagioni 2011-12 e 2012-13, e successivamente con Valverde, contribuendo alla qualificazione per la Champions League nel ruolo di quarti classificati, posizione mantenuta sin dalla quindicesima giornata dopo avere sconfitto il Barça a San Mamés. Inoltre, la sua carriera nei due grandi club europei in cui ha militato dopo l’esperienza a Bilbao ha lasciato un segno indelebile.
Durante le sue cinque stagioni con i Diablos Rojos, ha partecipato a 189 partite, conquistando quattro titoli, tra cui la FA Cup e il Community Shield nel 2016, e la Europa League e la Coppa di Lega nel 2017. In quest’anno, è stato nominato miglior giocatore della stagione dai sostenitori. Nel 2019, si è trasferito al PSG, dove ha disputato 95 match e vinto due edizioni della Ligue 1 (2020 e 2022), altrettante Coppe (2020 e 2021), una Coppa di Lega (2020) e due Supercoppe (2019-2020 e 2020-21). Inoltre, nel 2020 ha raggiunto la finale di Champions, uscendo sconfitto contro il Bayern. Questi traguardi lo rendevano un valido punto di riferimento a centrocampo, considerato il suo passato nel Zaragoza. Tuttavia, le aspettative attorno a lui non sono state soddisfatte. A causa di infortuni, in particolare durante la stagione di ritorno, 2022-23, non ha potuto esprimere il suo potenziale. Finora, nel corso della stagione, Ander Herrera ha preso parte a quattordici incontri, suddivisi in otto di Liga, cinque di Europa League e uno di Coppa, quello del 4 gennaio contro la UD Logroñés, dove è partito titolare insieme a Mikel Vesga. Quella è stata l’ultima gara come giocatore dell’Athletic, poiché nella successiva semifinale di Supercoppa contro il Barça non ha giocato nemmeno un minuto, pur essendo in panchina. Il mercoledì 8 si è svolto il match, il giovedì la squadra è ritornata dall’Arabia e il venerdì è stato annunciato l’accordo per il suo trasferimento a La Bombonera. Domenica, mentre era ancora tesserato con l’Athletic, ha espresso il suo affetto per il Boca in un’intervista a Lezama, aggiungendo un commento sul negoziato: “Impossibile non pensarci, ho già fatto la mia parte. Ora ci sono solo alcuni dettagli da sistemare”.
Ieri ha salutato i suoi ex compagni nella sede dell’Athletic, e oggi arriverà a Buenos Aires per sottoporsi alle visite mediche necessarie. Negli ultimi due anni e mezzo, Ander Herrera ha partecipato a 61 partite su un totale di 117 giocate dall’ Athletic in tutte le competizioni, un cifra piuttosto bassa del 52,1%. Alle 14 sfide di questa stagione si aggiungono le 20 della 22-23 e le 27 della 23-24. Il giocatore di Bilbao ha saltato 32 incontri ufficiali a causa di vari infortuni, che corrispondono al 27%. Di questi, 15 nella sua prima stagione, durante la quale ha quasi rinunciato a causa dei continui problemi muscolari, 11 nell’anno passato e 6 in quello attuale. Ora inizia un nuovo capitolo della sua carriera in un contesto calcistico decisamente più appassionato. Si congeda definitivamente da Bilbao, con la sensazione che il suo ritorno da Parigi non sia stato all’altezza delle aspettative generali.