Forse non abbiamo guadagnato il diritto di vincere, ma…

Le dichiarazioni provengono dall’allenatore della Real Sociedad, qualche minuto dopo la fine della partita di lunedì contro il Villarreal. Di solito, e non è difficile intuirlo, gli allenatori tendono a minimizzare le carenze delle loro squadre, a meno che la situazione non sia così critica da costringerli a riconoscere tutte le difficoltà.

Tuttavia, sovente la valutazione del tecnico, soprattutto in pubblico, si distacca notevolmente dalla realtà percepita da chi ha assistito alla partita. È comune che si cerca di trovare aspetti positivi e di silenziare gli errori. Pertanto, se un allenatore ammette che il suo team non meritava di vincere, è probabile che ci sia un fondo di verità in questa affermazione.

Riguardo alla situazione attuale, si può dire che la Real non ha davvero meritato di battere il Villarreal – né tanto meno di perdere – ma alla fine ha portato a casa i tre punti. Questo porta a una riflessione più ampia. La Real di quest’anno appare lontana dalla sua forma migliore, quella che ci ha regalato tante emozioni nelle stagioni passate e che fatica a riemergere. Talvolta riusciamo a intravederla in frangenti isolati e ci consola sapere che ci sono ancora elementi positivi, ma la continuità tanto auspicata sembra mancare. È come se, nel corso di questo nuovo capitolo della Real – come ha dichiarato Aperribay – e nel tempo necessario affinché il progetto possa prosperare – come avvertito da Imanol in un paio d’anni – la squadra abbia imparato a gestire delle nuove condizioni, in cui l’obiettivo principale è raccogliere punti, essenziale sopra ogni altra considerazione. Che questa fase di cambiamento non ci trovi impreparati, e l’efficacia di questo sforzo sarà visibile solo al termine della stagione.

Sebbene questa stagione potrebbe non essere ricordata come la più memorabile, ovvero quella in cui avresti dovuto trionfare nell’ottanta percento delle gare, potremmo considerarla come il periodo in cui la squadra ha imparato a competere in modo diverso. La Real Sociedad, soprattutto dalla nomina di Imanol, ha iniziato a prendere confidenza con il contesto delle competizioni coppe, rendendosi conto che il torneo ad eliminazione diretta è una via veloce verso la conquista di un trofeo. È vero che solo una squadra può aggiudicarsi il premio finale, ma il numero di passi necessari da percorrere è significativamente ridotto. Dopo vari anni segnati da eliminazioni deludenti contro avversari molto meno forti, sembra che la Real abbia deciso di correggere il tiro e di dare nuova vita al proprio palmarès in questa competizione. Risentiamo ancora l’emozione del titolo conquistato alla Cartuja contro l’Athletic, oppure pensiamo alle semifinali dello scorso anno contro il Mallorca. L’era di Imanol, purtroppo, ha visto svanire il frutto di un’intera stagione in una serata sfortunata; ma per arrivare a una semifinale, bisogna prima raggiungerla. Domani potrebbe segnare l’inizio della vera avventura in Coppa per la Real, di fronte a un avversario di prima categoria come il Rayo, con cui ci sono ancora delle questioni in sospeso in campionato, e la possibilità di risolverle. Un affare vantaggioso, direi. Un tocco di creatività Si è rivelato particolarmente interessante il momento del post-partita di lunedì, quando Kubo, protagonista della serata, ha raccontato come è nato il gol decisivo. Ha spiegato il tutto con tale semplicità, passo dopo passo, che è sembrato quasi facile; ma il vero colpo di scena è stato quando ha descritto la conclusione dell’azione, dichiarando con entusiasmo: “ci ho messo un po’ di immaginazione”… ed è nato il gol.

Incredibile! Un’altra volta, la porta è rimasta inviolata grazie all’ottima prestazione di Álex Remiro durante la partita contro il Villarreal lunedì. Ha bloccato ogni tentativo avversario con grande abilità. Tuttavia, Imanol non era completamente contento del modo in cui la squadra ha gestito alcune situazioni difensive, soprattutto quelle sui calci piazzati, come già accaduto contro la Ponferradina. Fortunatamente, non ci sono state conseguenze negative, ma è chiaro che è necessario fare qualche aggiustamento.

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