La Real Sociedad si sente ormai invincibile nel suo stadio di Anoeta e sta puntando alla conquista della Copa del Rey

La Real Sociedad è vicina a raggiungere la finale di Coppa, avendo superato un Rayo determinato nel match di Anoeta. La squadra di Imanol, dopo una vittoria meritata per 3-1 in un incontro molto combattuto, parteciperà al sorteggio dei quarti di finale.

Grazie a una prestazione eccezionale di Kubo, supportato da diversi compagni di squadra, i txuri urdin si sono assicurati sette partite consecutive senza sconfitte tra le mura amiche, con sei vittorie a favore. Con questa vittoria hanno interrotto anche la striscia di sette partite senza ko del Rayo, guidato da Iñigo Pérez.

Anoeta aspira con forza alla Coppa, e la Real è pronta a lottare. La situazione è cambiata: non ci sono più segni di vulnerabilità nel campo della Real.

**REAL SOCIEDAD**: Remiro; Aramburu, Zubeldia, Aguerd, Aihen; Olasagasti (Turrientes, min. 67), Zubimendi, Sucic (Brais, min. 67); Kubo (Becker, min. 87), Oyarzabal (Óskarsson, min. 81), Barrenetxea (Sergio Gómez, min. 67).

**RAYO**: Cárdenas; Balliu, Aridane, Lejeune, Espino; Díaz (Isi, min. 65), Valentín; De Frutos (Unai López, min. 65), Trejo, Álvaro García (Embarba, min. 65); Nteka (Camello, min. 71).

**Marcatori**: 1-0 Oyarzabal (min. 22); 2-0 Olasagasti (min. 45+1); 2-1 Trejo, su rigore (min. 45+6); 3-1 Sergio Gómez (min. 78).

**Arbitro**: Hernández Maeso (Extremadura). Espulsione di Espino per doppia ammonizione (min. 76). Cartellino giallo per Lejeune e Isi del Rayo e Zubimendi della Real.

La squadra ha schierato una combinazione di titolari e riserve.

Imanol ha manifestato in diverse occasioni prima del match che non era necessario preoccuparsi per i cambi e ha attuato solo tre sostituzioni rispetto alla recente vittoria contro il Villarreal. Una di queste era attesa, ovvero il ritorno di Zubeldia in difesa. Le altre due novità hanno visto Barrenetxea sostituire Sergio Gómez sulla fascia sinistra e Olasagasti, soprannominato ‘l’uomo della Coppa’, prendere il posto di Brais a centrocampo. La presenza del giocatore di Donostia sta guadagnando sempre più importanza nell’assetto della squadra. Inoltre, Imanol ha deciso di schierare Remiro in porta, dopo che Marrero ha difeso la rete nelle ultime tre partite.

Un inizio scoppiettante per Kubo

La squadra si è presentata in campo con la determinazione che caratterizza le sfide cruciali. Nei primi tre minuti, ha creato due opportunità: la prima sulla destra, con un’azione di Kubo e un tiro di Oyarzabal parato, e la seconda a sinistra, dove un cross di Sucic è transitato pericolosamente nell’area piccola. Il Rayo ha risposto con un tentativo di tiro debole da parte di Díaz, dall’interno dell’area.

Dopo un inizio intenso, il ritmo di gioco è diminuito notevolmente fino al quindicesimo del primo tempo. La Real sembrava concentrarsi sulle azioni a destra, riuscendo a creare pericoli, anche se dovevano ricorrere più spesso a lunghi rilanci dalle retrovie. Nel frattempo, il Rayo cercava di far connettere Nteka, ma non è stato facile per i difensori tenerlo a bada, nonostante le ripetute indicazioni di Imanol.

Al 21′ è arrivata la prima occasione significativa per i txuri urdin, con un potente tiro di Aramburu che è stato ben parato da Cárdenas. Quella parata fosse solo un preavviso per ciò che stava per accadere: un’imponente spinta della squadra di casa. Un minuto dopo, Kubo ha deciso che era tempo di smettere di pareggiare. Dopo un corner respinto, Barrene ha passato il pallone in modo efficace, permettendo al giapponese di affrontare Balliu sulla sinistra; si è liberato di lui e si è fatto strada fino all’area piccola per servire un assist a Oyarzabal, il quale è arrivato da seconda palo per segnare. I ruoli cambiano rispetto a lunedì, ma il risultato rimane: 1-0. Si tratta del suo ottavo gol stagionale, il numero 105 in carriera. La Real non ha intenzione di fermarsi qui, sostenuta da un Kubo in grande forma e altri giocatori che si sono mostrati molto intraprendenti. Olasagasti è uno di questi, ha avuto un buon approccio. Ha effettuato una splendida corsa diagonale per Kubo, che è nuovamente riuscito a superare i difensori, ha crossato con un tocco morbido e solo un riflesso di Cárdenas ha impedito a Olasagasti di colpire di testa. La Real attaccava a tutto gas, ma un momento di paura è stato causato da un problema al ginocchio di Oyarzabal. Fortunatamente, non era nulla di grave e la squadra, con lui in campo, ha continuato a tenere il controllo della partita.

Follia prima dell’intervallo

Il finale del primo tempo è stato inaspettato e frenetico per entrambe le squadre. La Real è riuscita ad aumentare il vantaggio durante il recupero. Oyarzabal ha passato a Olasagasti, il quale, senza pensarci due volte, ha tirato da 30 metri, sorprendendo il portiere avversario con un potente tiro rasoterra. Questo è stato il suo primo gol con la maglia di una vita, e proprio in casa. Ha festeggiato la rete per ben tre volte, per l’inefficienza del VAR e per un arbitraggio discutibile di Hernández Maeso.

Il rinvio del match si annuncia prolungato. Sul pannello vennero indicati tre minuti, ma il Rayo accorciò le distanze al 51’. In occasione di un passaggio in area realista, Aguerd colpì leggermente De Frutos e Zubeldia, intento a liberare il pallone, fu travolto. L’arbitro non esitò neppure un istante a concedere un rigore, e Trejo trasformò, superando Remiro. Da un comodo 2-0, il Rayo si ritrovò di nuovo in partita poco prima dell’intervallo, suscitando la rabbia del pubblico, che accolse l’arbitro con un grande brusio di disapprovazione.

Accelerando per aumentare il vantaggio

Il team txuri urdin partì forte all’inizio del secondo tempo, impedendo al Rayo di prendere coraggio. Nei primissimi minuti, tentarono l’assalto per ben tre volte. Aramburu tentò un tiro da lontano, ma il pallone andò di poco a lato. La frenesia continuava: la Real segnò un grande gol, poi annullato. Kubo, nonostante l’evidente intervento da parte di alcuni avversari, assistette Oyarzabal, che si trovava in una posizione leggermente irregolare; quest’ultimo consegnò un ottimo assist a Barrene. Il VAR segnalò un fuorigioco, ma Hernández Maeso si scordò di sanzionare con il cartellino giallo chi stava trattenendo Kubo. Nonostante tutto, i ragazzi txuri urdin si godevano il match, dimostrando una netta superiorità.

Scacco matto.

Il momento dei cambi è arrivato sul campo. Embarba, Isi e Unai López sono stati sostituiti nel Rayo, mentre Brais, Sergio Gómez e Turrientes hanno fatto il loro ingresso nella Real. Nel frattempo, Nteka ha subito un infortunio, costringendo all’ingresso di Camello. Ma è stata una successione di eventi che ha chiuso la partita. Espino, già ammonito, ha commesso un fallo su Oyarzabal e ha ricevuto un secondo cartellino giallo, lasciando il Rayo in inferiorità numerica. Il colpo decisivo è arrivato da una punizione lontana, calciata da Sergio Gómez che ha segnato il 3-1. Un cross perfetto con una traiettoria insidiosa, nessuno lo ha toccato e la palla è finita in rete. La partita era ormai chiusa, e ora si può pensare alla prossima sfida a Valencia e ai quarti di finale. La Real è ancora in corsa, più viva che mai.

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