Fine di una lunga serie per l’Athletic

L’Osasuna ha colpito ancora una volta al San Mamés, confermando la sua reputazione da temuto avversario. Due anni fa aveva già estromesso l’Athletic da una finale di Coppa pareggiando 1-1 in un incontro di andata e ritorno durante i tempi supplementari.

Ieri, con una vittoria per 2-3 in un match secco, è riuscita a qualificarsi per i quarti di finale. Questa vittoria ha interrotto una lunga serie positiva del club bilbaíno, che non aveva mai ceduto in queste sfide di andata senza ritorno.

L’ultima sconfitta risaliva al 7 ottobre 2003, quando, con Valverde come allenatore, l’Athletic fu battuto dalla Gimnástica a Torrelavega. Prima dell’incontro di ieri, il club di Bilbao arrivava con 26 successi consecutivi in partite secche. L’Osasuna ha messo fine a questa impressionante serie e ha impedito ai leoni di accedere alle semifinali per la prima volta sotto il nuovo formato del torneo.

Parte del merito del repentino addio al sogno di Valverde va a un vecchio volto noto di Lezama. Jesús Areso, richiamando le performance del recente incontro alla Sadar, ha brillato sulla sua corsia. Il terzino destro, dominando un Nico Williams spesso assente e poco incisivo, ha giocato un ruolo fondamentale nella creazione dei primi due gol dell’Osasuna. Sebbene non abbia segnato, ha assistito Aimar Oroz e Budimir nel portare a termine le azioni. Le sue avanzate costanti hanno messo in difficoltà Yuri, poiché il giovane Williams non è riuscito a dare il giusto supporto difensivo. Anche in fase offensiva, Yuri ha faticato a confrontarsi con il suo ex compagno del Bilbao Athletic.

La partita si è rivelata piuttosto impegnativa per il terzino destro dell’Osasuna, ma alla fine è riuscito a ottenere ciò che voleva. Vicente Moreno aveva ben chiaro come attaccare la difesa dell’Athletic, e anche l’ex giovane promessa lo sapeva.

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