La recente decisione del Consiglio Superiore dello Sport (CSD) di autorizzare le iscrizioni di Dani Olmo e Pau Víctor in LaLiga come membri del FC Barcelona continua a suscitare discussioni. Tuttavia, entrambi i calciatori potranno partecipare senza problemi al finale di questa stagione.
Dopo alcuni giorni dalla pronuncia del CSD, il presidente José Manuel Rodríguez Uribes ha finalmente espresso il suo punto di vista in un’intervista con il canale regionale valenciano ‘À Punt’, chiarendo che l’ente avrebbe agito nello stesso modo con qualsiasi altro atleta o squadra.
“Non ci sono discriminazioni, perché avremmo agito allo stesso modo per qualsiasi club e giocatore. Si tratta di un procedimento regolare, disciplinato. È un appello amministrativo. Il FC Barcelona e i calciatori hanno il diritto di chiedere al CSD di risolvere una controversia che coinvolge il Barcellona, LaLiga e la RFEF. Nel frattempo, per evitare di danneggiare i due atleti, abbiamo optato per la soluzione più ragionevole. Tra la possibilità di giocare e non giocare, abbiamo ritenuto opportuno tutelare i giocatori, secondo la Legge dello Sport. Perciò, abbiamo deciso che ‘mentre aspettiamo la decisione, possono giocare'”, ha affermato Rodríguez Uribes. Ha inoltre specificato che la scelta del CSD riguardo le misure cautelari per Dani Olmo e Pau Víctor era motivata dal desiderio di non nuocere a entrambi i calciatori. “Vedremo come si concluderà il procedimento, poiché bisogna analizzare nel dettaglio la questione, ma non ci siamo occupati delle normative, che sono comuni per tutti, né delle regole del ‘fair play’ finanziario. Tutto ciò non è stato messo in discussione dal CSD. Abbiamo notato, in base alla richiesta del FC Barcelona, che potrebbero esserci motivi per dichiarare nullo l’atto originario del procedimento. Pertanto, ogni azione successiva è stata influenzata da questo.”
Rodríguez Uribes ha espresso che le scelte della RFEF e di LaLiga potrebbero influenzare un provvedimento che, qualora annullato, potrebbe risultare problematico. “Era nostro compito garantire la sicurezza dei calciatori. È un principio base del diritto. Gli antichi romani affermavano che non si doveva causare danno. Primum non nocere”, ha dichiarato. Ha inoltre rivelato che il ct Luis de la Fuente è stato il primo a rallegrarsi per la protezione riservata ai due atleti, uno dei quali rappresenta la nazionale spagnola.